Il lavoro domestico è un lavoro assai particolare perché ci sono diverse cose che non lo allineano alle altre attività di lavoro dipendente. Innanzi tutto il datore di lavoro non funge da sostituto di imposta. Poi, sempre il datore di lavoro come figura, coincide spesso con il soggetto bisognoso di assistenza e quindi con l’oggetto del rapporto di lavoro. Oltretutto, se la badante è assunta in regime di convivenza, vive nello stesso posto dove lavora.
Tutte particolarità che rendono unico il settore, anche per quanto riguarda la previdenza sociale e le pensioni future. Molto dipende dalle ore di lavoro svolte a settimana e proprio dal regime di convivenza o meno.
Un anno di lavoro per la badante vale 20 euro di pensione
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Una badante assunta non in convivenza, può essere assunta anche per 24 ore a settimana. Una cosa negata per le badanti assunte invece in regime di convivenza. Infatti in questo caso sotto le 54 ore a settimana l’assunzione ha i crismi dell’illegalità. I contributi previdenziali per la badante li versa il datore di lavoro trimestralmente. Questo è l’unico obbligo del datore di lavoro.
E l’importo dei contributi è determinato proprio dalle ore di lavoro che la badante svolge. In regime di non convivenza, quando cioè la badante si reca al lavoro per le 24 ore pattuite e poi torna a casa sua, ricevendo una paga oraria e non lo stipendio mensile classico, un anno di contributi vale circa 10 euro. Significa che 5 anni di lavoro producono solo una pensione da 50 euro al mese, che diventano più o meno 100 con 10 anni e 200 con 20 anni di lavoro. Più del doppio invece ciò che spetta a chi lavora in regime di convivenza.
Ecco la pensione a 67 anni con 20 anni di contributi
Anche nel settore domestico valgono le medesime regole degli altri settori e quindi la pensione di vecchiaia si centra con 67 anni di età e 20 anni di contributi versati. E dai calcoli fatti prima, se la badante lavora per 20 anni in regime di convivenza, a 54 ore a settimana, il suo lavoro vale circa 20 euro all’anno di pensione o poco più. Più o meno 110 euro ogni 5 anni e quindi una pensione di circa 440 euro dopo 20 anni di lavoro. Per arrivare quindi ad un assegno pensionistico di 600 euro, una badante deve lavorare almeno 32 o 33 anni e soprattutto avere assunzioni a 54 ore a settimana.