Questi sono i mesi più importanti e pieni per un aspirante orticoltore. Preparare il terreno è uno dei passaggi fondamentali per assicurarsi un buon raccolto. Anche i fiori però hanno bisogno del corretto nutrimento e questo viene dalla terra. Perciò, è meglio evitare di sprecare le nostre energie travasando, innaffiando, potando e raccogliendo a causa di un terreno non fertilizzato correttamente.
Infatti, piante e verdure che crescono in un terreno arido di nutrimento sono per lo più duri e amari. Senza contare che anche la quantità di prodotto aumenterà se il terreno è stato ben trattato. Innanzitutto, è essenziale conoscere il terreno per poi lavorarlo a dovere. Questi, infatti, sono gli ultimi giorni per fertilizzare il proprio orto ottenendo piante rigogliose e produttive grazie a questi semplici consigli.
Conoscere il tipo di terreno
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Ogni terreno è diverso perché le sue componenti possono variare notevolmente. In generale però, li possiamo distinguere fra terreni argillosi, sabbiosi, grassi, acidi e alcalini.
I terreni argillosi si compattano facilmente e trattengono molta acqua. I terreni sabbiosi invece lasciano passare l’acqua e le sostanze nutritive molto rapidamente. Questo non dà alle piante il tempo di assorbirle. I terreni grassi non trattengono troppa acqua ma sono ricchi di umidità, le condizioni ideali. In ultimo, abbiamo i terreni acidi e alcalini, distinguibili solo grazie ha un apposito kit facilmente acquistabile. Ogni pianta infatti gradisce un PH particolare.
Sapendo da quale terreno stiamo partendo abbiamo la possibilità di scegliere le piante adeguate o modificarne le caratteristiche.
In questo modo ciò che coltiviamo sarà bello, gustoso e al riparo da alcune malattie che minacciano le nostre culture.
Ultimi giorni per fertilizzare il proprio orto ottenendo piante rigogliose e produttive grazie questi semplici consigli
Le nostre piante gradiscono particolarmente la presenza di azoto, fosforo e potassio. Aiutano la sua crescita anche piccole quantità di magnesio, calcio, zolfo, ferro e manganese. Per fornire queste sostanze al terreno e quindi alle piante utilizziamo dei fertilizzanti. Questi possono essere organici o inorganici.
I fertilizzanti organici sono ottenuti dalla decomposizione di materiale appunto organico, come farina di ossa, farina di pesce, farina di zoccoli e corna, farina di alghe e farina di sangue. Questi fertilizzanti risultano particolarmente indicati per agevolare la crescita nel primo stadio di vita delle nostre piantine.
I fertilizzanti inorganici hanno bisogno di essere sostituiti continuamente. Possiamo sceglierli in base a quale degli elementi citati contengono in maggiore quantità. Ad esempio, se nelle descrizioni le piante che intendiamo coltivare prediligono un terreno ricco di fosforo, sceglieremo un fertilizzante che lo contiene.
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