Il prossimo probabile aumento del costo del denaro previsto a giugno renderà ancora più appetibili i Buoni Ordinari del Tesoro. La finestra del prossimo semestre potrebbe essere l’ultima per sfruttare i rendimenti di questi titoli ai massimi degli ultimi 10 anni.
L’ipotesi più accreditata tra gli analisti ed economisti è che la Banca Centrale Europea nella prossima riunione aumenterà nuovamente i tassi di sconto. Le ipotesi prevedono un aumento del costo del denaro pari a un quarto di punto percentuale, ovvero lo 0,25%. Lo stesso aumento dell’ultima riunione di maggio. L’ultimo incremento preluderebbe poi ad una fase di sospensione dei rialzi da parte della BCE per tutto il 2023. In questi mesi della seconda parte dell’anno la Banca centrale europea terrà sotto osservazione l’inflazione pronta ad intervenire in caso di nuove eventuali fiammate dei prezzi.
Le mosse della BCE e i riflessi sui titoli di Stato a tasso variabile e fisso
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È possibile che l’inflazione si stabilizzi o inizi a scendere, come è probabile, nella seconda parte dell’anno e nei primi mesi del 2024. In questo caso la BCE non solo non rialzerà i tassi ma prenderà in considerazione l’ipotesi di un calo del costo del denaro. In questo scenario di possibile calo dei tassi di interesse partirà una rivoluzione sul mercato monetario. I prezzi dei titoli a tasso fisso inizieranno a crescere di valore mentre cominceranno a calare i rendimenti dei titoli a tasso variabile
Quindi dopo la prossima riunione della BCE si aprirà una finestra di opportunità di acquisto per i BOT che durerà solo qualche mese. Chi acquisterà Buoni Ordinari del Tesoro in questo lasso di tempo, si garantirà rendimenti ai massimi degli ultimi 10 anni per tutta la vita del titolo. Ricordiamo che all’emissione la durata dei BOT può essere di 3 mesi, 6 mesi oppure di un anno.
Ultima chiamata per spuntare rendimenti massimi sui BOT
Quindi supponiamo che un investitore abbia un certo capitale da investire con un orizzonte temporale di brevissimo periodo, non superiore ai 12-15 mesi. In questo momento conviene attendere la decisione della BCE che probabilmente nella riunione del 15 giugno alzerà i tassi di un quarto di punto. L’aumento dei tassi porterà a un inevitabile aumento dei rendimenti dei Buoni Ordinari del Tesoro.
Probabilmente l’aumento del costo del denaro di giugno sarà l’ultimo. Il prossimo semestre scatterà l’ultima chiamata per spuntare rendimenti ai massimi sui BOT. Quindi acquistare Buoni ordinari del Tesoro in emissione dopo quella data, garantirà di mettere in portafoglio BOT con i rendimenti maggiori degli ultimi 10 anni. Questi rendimenti rimarranno al top fino a quando la BCE non inizierà l’operazione inversa ovvero quella del taglio dei tassi di interesse.
BOT, la strategia per i prossimi mesi
Dando per scontato che questo scenario si realizzi, su cui concordano la maggior parte degli analisti, un risparmiatore quale strategia potrebbe adottare? Sicuramente quella di garantirsi i BOT con i rendimenti massimi per il periodo più lungo possibile. E come può ottenere questo risultato? Semplicemente attendendo la prima asta di BOT con scadenza a 12 mesi dopo il rialzo dei tassi.
Poiché la BCE si riunirà il 15 giugno, la prima occasione per acquistare BOT con i nuovi rendimenti sarà quella di fine mese. Questa asta si terrà tra il 28 e il 30 giugno. In quella data il risparmiatore potrà sottoscrivere Buoni Ordinari del Tesoro con rimborso dopo 12 mesi. In alternativa potrà attendere i primi giorni di luglio per acquistare gli stessi titoli sul mercato secondario di Borsa italiana, ovvero il MOT.
Ovviamente godranno di questo periodo favorevole tutti i prodotti finanziari a tasso variabile compresi i conti di deposito e i Buoni fruttiferi postali.