Quando l’erede si trova a fare i conti con le incombenze, potrebbe dimenticare che il de cuius era soggetto passivo d’imposta. Ultima chiamata per gli eredi onde evitare la sanzione intera, nell’ipotesi non si presenti la dichiarazione dei redditi per conto del deceduto entro il 10/3/2021. Proiezionidiborsa, in un altro articolo, Sanzioni per gli eredi se non versano questa imposta, ha affrontato il tema della liquidazione dell’imposta entro determinati termini. Evidenziando, in particolare, come ci si possa confondere tra i termini di pagamento delle imposte e i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Ma perché oltre la dichiarazione di successione, bisogna presentare la dichiarazione dei redditi per conto del de cuius? Se il defunto percepiva redditi che lo avrebbero obbligato alla presentazione del dichiarativo fiscale nel 2020, allora, gli eredi sono obbligati per suo conto. Tanto in virtù della successione a titolo universale, sia nella sfera patrimoniale passiva che in quella attiva.
Ultima chiamata per gli eredi onde evitare la sanzione
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Proprio così è l’ultima chiamata. Ma per chi? Per gli eredi delle persone decedute entro il 31 luglio 2020 o nel 2019 e che non hanno presentato la dichiarazione entro il 10 dicembre 2020. In tali casi, il legislatore fiscale, bonariamente, consente di ravvedersi entro 90 giorni dalla scadenza, versando una sanzione. Con il ravvedimento operoso si potrà pagare un decimo del minimo entro il 10 marzo 2021. Si parla in tale caso di dichiarazione tardiva.
Si evidenzia ai Lettori che tale scadenza è da tenere ben in vista perché oltre tale termine si configura l’omessa dichiarazione. In tal caso, le sanzioni, sono molto più pesanti (dal 120% al 240%). Pertanto, onde regolarizzare la posizione fiscale, si dovrà:
- esclusivamente in via telematica, presentare la dichiarazione Unico PF 2020 (Fisco online, Entratel);
- effettuare il versamento della sanzione attraverso il modello F24 utilizzando il codice tributo 8911
È chiaro, che qualora non sia stato effettuato alla relativa scadenza, si dovrà anche regolarizzare il pagamento dei tributi con la relativa sanzione. Purtroppo, la difficoltà è nell’individuare le date giuste in un periodo di grandi incertezze. Consiglio finale: seguire il calendario dell’Agenzia delle Entrate.