UBS è negativa sul palladio: dove è diretta la materia prima?

UBS è negativa sul palladio-Foto da pixabay.com

I mercati azionari dopo un ritracciamento di qualche settimana sembrano pronti per andare a  segnare nuovi massimi annuali. Nulla hanno potuto le incertezze sui tassi di interesse, quelle sulle tensioni  gepolitiche e le paure circa un’eventuale bolla speculativa per le società legate all’Intelligenza Artificiale. Frattanto anche sulle materia prima ci sono degli sviluppi interessanti. Il petrolio, tranne sorprese negative, sembra diretto verso i 100 dollari al barile. Invece, il cacao da inizio anno si è più che raddoppiato e il caffè negli ultimi giorni ha segnato un rialzo di circa il 20%. L’oro è sui massimi storici e l’argento potrebbero essere pronto per nuovi slanci rialzisti. Frattanto, in questi contesti positivi, UBS è negativa sul palladio.

L’economia  e i tassi di interesse

La Banca svizzera qualche settimana fa ha tagliato i tassi di interesse, mentre la BCE, tranne sorprese dai prossimi dati dei prezzi al consumo, potrebbe essere pronta per il primo taglio già fra il mese di giugno e quello di luglio. La FED invece, dopo che nel mese di dicembre scorso, Jerome Powell aveva indicato come probabili tre tagli dei tassi nel corso del 2024, ora sembra aver decisamente fatto marcia indietro. Alcuni addetti ai lavori, ritengono che difficilmente la Banca centarle americana taglierà i tassi nel corso di quest’anno. Non ce ne sarebbero le ragioni: l’economia tira anche se ha rallentato dai maassimi, l’inflazione è rientrata ma non si trova a livelli tali da far tagliare i tassi.

UBS è negativa sul palladio: dove è diretta la materia prima?

La banca d’affari ha rilevato un cambiamento nel sentimento del mercato delle opzioni riguardo ai prezzi del palladio, con prospettive negative. UBS prevede un modesto eccesso di offerta nel mercato del palladio per quest’anno, attribuito al calo della domanda di catalizzatori per auto, e consiglia solo agli investitori con un’elevata tolleranza al rischio di considerare il palladio, citando bassi volumi di scambio e dimensioni limitate del mercato come motivi di cautela.

La materia prima che in questi giorni quota intorno al prezzo di 1.030, da inizio anno ha segnato il minimo a 862,5 e il massimo a 1.120. Nel 2022, il palladio ha segnato un massimo a 3.517,5 e da quel livello è iniziato unr ibasso fino al minimo di quest’anno. Dal punto di vista grafico, si potrebbe essere vicini alla formazione di un minimo pluriennale. Infatti, i prezzi si sono appoggiati ai denti dell’Alligator Indicator pluriennale  e sembrerebbero vicini a un’inversione rialzista su base mensile. Un ritorno sopra 1.120 potrebbe far iniziare una fase rialzista anche di medio lungo termine. Nuove vendite con ritorni sotto area 862,5.
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