Tutto sulla nuova quota 103 per la pensione a 62 anni da gennaio
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Il voto di fiducia come prassi viene messo sull’articolo n° 1 della Legge di Bilancio. Voto di fiducia sia alla Camera dei Deputati che al Senato della Repubblica. Due scogli superati, anche se pochi dubbi c’erano visto il numero di onorevoli e senatori che compongono la maggioranza. Il voto di fiducia serve per velocizzare i tempi, per portare alla più veloce approvazione della manovra, che arriva nella seconda lettura nelle due aule del Parlamento con testo bloccato, cioè solo da approvare. Dei 30miliardi della manovra, circa 21 sono finiti nelle misure a sostegno delle famiglie per il rincaro delle bollette delle utenze domestiche. Gli altri 9 invece hanno riguardato le altre urgenze dello Stato, tra potenziamento dell’assegno unico, flat tax, cuneo fiscale e pensioni.
Le pensioni nella Legge di Bilancio, ecco cosa è la quota 103
Con il via libera alla manovra, ecco che anche la novità pensionistica del 2023 prende vita a tutti gli effetti. Dal 2023 si potrà andare in pensione con la Quota 103. Tutto sulla nuova quota 103 per la pensione a 62 anni è ciò che ha scommesso il Governo. La misura varrà solo per un anno, e cioè dal primo gennaio prossimo al 31 dicembre 2023. L’età minima di uscita sarà a 62 anni, ma sempre con non meno di 41 anni di contributi versati. Le combinazioni possibili saranno 62+41, 63+41, 64+41, 65+41 e 66+41.
La pensione massimo erogabile con la nuova Quota 103 sarà pari a 5 volte il trattamento minimo, e cioè 2.818 euro lordi al mese. Tale limite è imposto fino ai 67 anni di età. Lo stesso per vincolo del divieto di cumulo dei redditi della pensione con Quota 103 e i redditi da lavoro. Solo il lavoro autonomo occasionale con redditi fino a 5.000 euro è ammesso. Restare al lavoro però può essere vantaggioso se si rinuncia alla Quota 103 pur avendo i requisiti. Infatti c’è il Bonus del 9,19% di aumento dello stipendio se si resta al lavoro. Perché saranno riversati nella busta paga i contributi previdenziali per la quota a carico del lavoratore.