La redazione di Proiezionidiborsa ha trattato più volte il tema fiscale nelle ultime settimane. Qui puoi trovare il nostro approfondimento su come pagare solo il 5% di tasse. La confusione regna sovrana. Imprese e cittadini attendono con impazienza di sapere se saranno ulteriormente tartassati dalle tasse. E poi, quando dovranno procedere con i pagamenti previsti? La scadenza tasse 2020 è arrivata e porta con sé molti interrogativi. La crisi ha colpito duramente e c’è il rischio che il contribuente non sia in grado di far fronte ai propri obblighi. Il Governo aveva annunciato un possibile nuovo rinvio delle scadenze previste per giugno, salvo poi mantenere la scadenza fissata per il 20 Luglio. Da oggi inizia un calendario denso di scadenze che sta mettendo a dura prova commercialisti e contribuenti.
L’ingorgo del 20 Luglio
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La data fatidica è proprio oggi, infatti la scadenza tasse 2020 resta fissata per il 20 luglio. Il Governo all’ultimo momento non ha confermato il rinvio di alcune imposte creando un vero e proprio ingorgo. In un solo giorno 4,5 milioni di contribuenti dovranno provvedere a 51 diversi adempimenti. E’ allarme per commercialisti e CAF. Gli uffici dell’Agenzia delle Entrate faticheranno a gestire le inevitabili code. I piccoli imprenditori perderanno ore preziose di lavoro. Altra produttività persa a scapito della salute finanziaria del Paese.
Gli imprenditori, già in difficoltà a causa della congiuntura economica, dovranno anticipare gli acconti di 3 imposte del 2021. Il 20 luglio è solo la prima data di un mese infernale per i contribuenti. Già il 27 le imprese fronteggeranno altri due balzelli. Il 30 luglio poi, altri 65 versamenti. Anzi, 66: chi non è intestatario di una bolletta della corrente elettrica pagherà anche il canone Rai.
Scadenza tasse 2020 da Ferragosto a settembre
Dal 20 agosto, però, le scadenze riprendono a ritmo serrato fino al 30 settembre. Ricordiamo che questo intasamento è in parte dovuto al rinvio di alcune scadenze concesso dal Governo per agevolare i contribuenti. Ma un rinvio di poche settimane rischia di peggiorare le cose. La ripresa non c’è stata e le imprese devono onorare scadenze rilevanti.
Le organizzazioni imprenditoriali chiedono da tempo interventi volti a favorire la produttività. L’aumento del Prodotto Interno Lordo infatti è l’unica strada per sostenere contemporaneamente gli interessi pubblici e quelli privati.