Secondo un’indagine svolta nel 2012 da Altroconsumo, in media la città italiana nella quale il gelato è meno caro è Palermo. Quella in cui è più caro, invece, Milano. Ma non è lì che viene prodotto il gelato più caro di Italia. Dobbiamo scendere lungo lo stivale e tornare al sud, precisamente nella gelateria Mokambo di Ruvo di Puglia, un comune della provincia di Bari. Proprio lì è possibile gustare lo Scettro del Re, un cono gelato che costa ben 70 euro e che ha come ingredienti lo zafferano iraniano, uova, panna, pistacchi e un foglio di oro alimentare e scaglie di zucchero caramellato a ricoprirlo. Può essere acquistato solo per ordinazione e il costo di una vaschetta da mezzo chilo si aggira tra i 450 e i 500 euro.
Tutto quello che c’è da sapere sul gelato più caro d’Italia e perché costa così tanto
Chi lo ha assaggiato lo giura: lo Scettro del Re ha un sapore unico, dato dal contrasto tra lo zafferano e la panna. Al primo assaggio si percepisce un retrogusto metallico, presto sostituito da un gusto agrumato e delicato. Uno sposalizio vincente, ma che non è certamente la causa del prezzo. Una delle ragioni è proprio la presenza dello zafferano iraniano in pistilli, che ha un costo medio di 2000 dollari al chilo e spesso supera il prezzo dell’oro. Lo zafferano italiano costa 20 euro al grammo, quello iraniano 60-70 euro, il triplo se non di più. Non è un caso che In Iran esista persino una Banca dello Zafferano e che questo abbia addirittura il soprannome di ”oro rosso”.
E se quanto già spiegato non basta, la ragione è presto detta. Per ottenerne un grammo c’è bisogno di coglierne 150 fiori, da raccogliere rigorosamente prima del sorgere del sole, così da preservarne l’aroma. Ne esistono diverse classi di pregio: poushal, dasteh/bunch, konj e, ultima ma non meno importante, la sargol. Quest’ultima varietà, dall’aroma particolarmente intenso, è la più pregiata tra le citate, nonché quella utilizzata nella ricetta di questo costosissimo gelato.
La lunga preparazione dello Scettro del Re
La preparazione dello Scettro del Re richiede molto tempo. Basti pensare che il solo processo di fusione dello zafferano impiega ben quattro ore di tempo. Proprio per questo, chiunque voglia gustarlo deve prenotarsi con almeno tre giorni di anticipo. Il gelato manteca in una macchina storica (la Carpigiani SED L20c del 1972) per un tempo di quindici minuti. Quindi si dispongono tre Pistacchi verdi di Bronte DOP e un primo strato di panna sul fondo del cono e si monta il gelato al suo interno. E infine si aggiungono scaglie di zucchero alimentare, un morbido velo di panna freschissima e il foglio d’oro alimentare. Da mettere in luce è anche il latte utilizzato, rigorosamente appena munto e proveniente dalla vicina Altamura, precisamente da un’azienda del Parco nazionale dell’Alta Murgia. Tutto quello che c’è da sapere sul gelato più caro d’Italia e perché costa così tanto.
Pochi gusti, ma di pregio
Quello citato è solo il fiore all’occhiello della gelateria Mokambo, nota per essere l’erede dell’omonima gelateria del 1967. Tra gli altri gusti si annoverano la Crema del Re 1840, ricetta storica premiata dal Re Ferdinando II di Borbone, il Torrone croccante di mandorle (prodotto tipico del comune di Ruvo di Puglia), il Pistacchio di Bronte DOP, la Nocciola delle Langhe IGP, la Gianduia IGP, Cioccolato Puro e Tartufo. A rotazione, sono presenti anche Granita di Limoni di Sorrento IGP, Caffè superior, il Gelato di gelsi rossi, la Mela cotogna, il Nonna Lena ai fichi secchi, scaglie di mandorle e pepite di cioccolato puro. Quindi, questa gelateria è sicuramente una tappa da non lasciarsi sfuggire per tutti quanti gli amanti del gelato artigianale o per i semplici curiosi vogliosi di provare ad assaggiare un gusto unico.
Sicuramente lo Scettro del Re non è un prodotto non per tutte le tasche, ma soddisfa una fascia di clientela alla ricerca dei cosiddetti luxury food, prodotti di pregio caratterizzati anche dalla loro unicità. Se si ha intenzione di approfondire l’argomento, si consiglia di consultare quest’altro articolo riguardante il business del caviale e il più grande allevamento di caviale a livello mondiale.