La ripresa del prezzo del petrolio dai minimi post guerra Russia-Ucraina sembra essere ormai sulla strada giusta. Tanto che sembra tutto pronto per un importante rialzo del prezzo del petrolio. Ci potrebbero essere, quindi, le condizioni per un rialzo fino a quota 100 dollari? Sì, ma c’è un ostacolo molto ostico da superare.
Perché il prezzo dell’oro nero ha ripreso a salire?
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Fino a settimana scorsa sembrava che ci fossero tutte le condizioni per una continuazione della discesa del prezzo del petrolio. Come sempre accade, però, gli scenari cambiano rapidamente e con una settimana tutta al rialzo il petrolio ha invertito al rialzo sia nel breve che nel lungo periodo.
Come è stato possibile tutto ciò?
Un duro colpo allo scenario ribassista è arrivato dalle possibili decisioni di Mosca a seguito della decisione del G7 di imporre un price cap sul prezzo del petrolio. La Russia, infatti, potrebbe ridurre la produzione. È bastato ventilare questa possibilità che il prezzo del petrolio scattasse al rialzo.
Un altro evento che ha avuto un impatto positivo sul prezzo del petrolio è quello legato all’ondata di freddo che sta colpendo gli Stati Uniti. Alcune delle più grandi raffinerie del Texas e del Nord Dakota hanno dovuto chiudere interrompendo le attività con conseguente impatto sui prezzi.
Tutto pronto per un importante rialzo del prezzo del petrolio? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il petrolio ha chiuso la seduta del 23 dicembre a quota 79,56 dollari, in rialzo del 2,67% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un rialzo del 6,82% rispetto alla chiusura settimanale precedente.
A inizio settimana, nel corso della seduta di lunedì c’è stato un incrocio rialzista delle medie ha portato a un’interessante accelerazione tuttora in corso. Se a questo si aggiunge che anche lo SwingTrading Indicator è impostato al rialzo, allora ci sono ottime probabilità che il rialzo possa continuare.
Nel medio/lungo periodo l’impostazione delle medie è ancora ribassista e non devo trarre le ultime due settimane al rialzo. Come si vede, infatti, sono state di inside rispetto a quella di inizio dicembre e solo la rottura degli estremi di questa barra potrebbe dare direzionalità al prezzo del petrolio. I livelli in questione passano per area 82,91 dollari e 70,27 dollari.