Il mese di luglio è ciclicamente positivo e potrebbe essere anche questo. L’attenzione degli investitori continua a rimanere alta sui prezzi e inflazione e sulla crescita economica. Sono queste le spie per far decdiere le Banche centrali sui tassi di interesse. Tutto procede sui mercati senza particolari scossoni e fra pochi giorni i volumi inizieranno a diminuire in quanto si entrerà in piena estate.
Il commento di Candriam sullo stato dell’economia
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L’estate ha visto una crescita economica continua, sebbene disomogenea tra paesi e regioni. Nell’Eurozona, si registrano progressi lenti, mentre negli Stati Uniti la crescita vicino al 2% mostra segni di rallentamento. Le pressioni inflazionistiche si sono attenuate, permettendo un cauto allentamento della politica monetaria.
Stati Uniti
La crescita è sostenuta dai consumi e dalla creazione di nuovi posti di lavoro, con un incremento da meno di 200.000 a quasi 250.000 posti mensili tra novembre 2023 e maggio 2024. Le condizioni finanziarie rigide, gli elevati tassi di interesse sul credito al consumo e ipotecario e le insolvenze sulle carte di credito potrebbero rallentare ulteriormente la crescita. Si prevede che la crescita scenderà dal 2,5% nel 2024 all’1,7% nel 2025. La Federal Reserve, nonostante la riduzione dell’inflazione dei servizi, rimane cauta e potrebbe ridurre i tassi di interesse due volte nel 2024. Joe Biden ha firmato un ordine per ridurre l’immigrazione illegale, il che potrebbe influenzare la politica economica futura post-elezioni del 5 novembre.
Eurozona
Dopo anni di alta inflazione e stagnazione, l’economia mostra segnali di ripresa con una crescita del PIL dell’1,3% nel primo trimestre e previsioni di crescita dello 0,8% nel 2024 e oltre l’1% nel 2025. L’inflazione è scesa al 2,6% a maggio, spingendo la BCE a tagliare i tassi per la prima volta dal 2019. La diminuzione dell’inflazione è attribuita al calo dei prezzi energetici e al miglioramento delle catene di approvvigionamento. Tuttavia, l’inflazione nei servizi, soprattutto quelli ad alto contenuto di manodopera, rimane alta. La BCE spera in un rallentamento dei salari e un aumento della produttività per continuare a ridurre i tassi di interesse. Senza un miglioramento significativo della produttività, la banca centrale potrebbe incontrare difficoltà nel mantenere questa politica.
Dove potrebbero essere dirette le azioni ENI? Lo studio dei grafici
Le azioni negli ultimi giorni si sono mosse in area 14,30 euro, dopo che nel corso dell’anno hanno segnato il minimo 13,484 e il massimo a 15,57. L’Alligator Indicator sui time frame giornaliero e settimanale è impostato al rialzo e questo lascia presupporre un’imminente ulteriore accelerazione rialzista. Il supporto più importante al momento è 13,484 segnato durante la settimana del 17 giugno. Il cedimento di questo livello non vedrebbe supporti rilevanti fino alla media mobile a 200 settimane che attualmente transita in area 12,04. Al momento, l’obiettivo primo sembrerebbe posto in area 15,20, obiettivo di alcune trend line passanti dai massimi recenti.
Come riportato da alcune riviste specializzate il consenso medio è il seguente:
raccomandazione Accumulate con target a 17,01 euro.
Tutto procede sui mercati senza particolari scossoni: come regolarsi per domani?
Alle ore 19:30 della seduta di contrattazione del giorno 8 luglio abbiamo letto i seguenti prezzi:
Dax Future
18.620
Eurostoxx Future
5.001
Ftse Mib Future
34.195
S&P500
5.570,57.
Tutto rimane invariato e in stallo nonostante i tentativi di recupero. Infatti, la tendenza settimanale è ribassista in Europa e rialzista a Wall Street. Cosa potrebbe far ritornare la tendenza rialzista sui mercati europei? Chiusure della settimana superiori a:
Dax Future
18.695
Eurostoxx Future
5.051
Ftse Mib Future
34.700.
Cosa potrebbe far invece stopprare la tendenza rialzista a Wall Street? Chiusure della settimana inferiori a:
S&P500
5.420.
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