Tutto il resto è noia del mitico Franco Califano ed altri successi. Come ha speso il suo patrimonio e i problemi economici

Franco Califano-Foto da imagoeconomica

L’immensa personalità di Franco Califano è indimenticabile, insieme ai suoi successi che ancora cantiamo. Ma quanto guadagnava il Califfo?

Erano gli anni ‘60 quando Franco Califano apparve in famosi fotoromanzi in bianco e nero come protagonista, un’esperienza breve ma intensa. Il Califfo dopo l’avventura milanese rientrò nella Capitale, si sposò e diventò papà. Geno e sregolatezza, Franco amava le donne, la musica e la poesia, la sua carriera inizia come paroliere fino a diventare autore. Scrive canzoni per importanti artisti, come Ornella Vanoni e Mia Martini, riscuotendo notevole successo. La svolta, in parte, arriva quando esce il suo primo album, “’N bastardo venuto dar Sud”, e nonostante alcune beghe legali, continua contemporaneamente a scrivere brani musicali.

Tutto il resto è noia del mitico Franco Califano: la canzone malinconica e tormentata più famosa

Ma la sua popolarità arriva alle stelle nel 1976, quando esce il disco “Tutto il resto è noia”, scala la vetta delle classifiche e diventa un successo in breve tempo. Il suo stile è unico e particolare, un personaggio con un preciso stile di vita, poco convenzionale, che comunicava attraverso le sue canzoni. È onesta e sincera la canzone “La mia libertà” del 1981, più intensa e malinconica “Io nun piango”, dedicata ad un amico.

Tutto il resto è noia del mitico Franco Califano, racconta le ipotetiche fasi di una storia, dove la passione brucia in fretta fino a diventare “noia”. Franco aveva l’anima d’artista e questo lo portò anche a girare alcune pellicole e diventare produttore discografico, lavorando con la Rettore e I Ricchi e Poveri. Il grande Califfo continuò a scrivere e cantare, a volte anche con esagerazione di problemi sociali, ma mai senza paternalismi. Nel percorso della sua vita ebbe diverse battaglie legali e nel 1984 finisce in carcere per la seconda volta, dopo diversi anni.

Alti e bassi economici

Le vicende giudiziarie non hanno fermato il suo spirito, dopo essere stato assolto torna in pista. Ritrova successo con alcune hit, partecipa a dei format televisivi, mettendosi anche in gioco fino al 2010, quando cade e si rompe 3 vertebre. Questa condizione non gli permette di lavorare per un po’e quindi di guadagnare, dopo un paio d’anni ritorna in tv, concludendo la sua travagliata carriera con 2 concerti, uno a Roma e uno a Gioia di Colle. Il Califfo avrà guadagnato negli anni un bel gruzzoletto, visto i diritti d’autore, concerti e la partecipazione a programmi televisivi. La vita sregolata e fatta di eccessi avrà inciso sul patrimonio? Anche se ne avrà spesi parecchio, nonostante i vari rumors su presunti periodi di difficoltà economica, non ci sarebbero dichiarazioni ufficiali al riguardo. Franco avrebbe percepito circa 20 mila euro l’anno per i diritti, ma non si sa quale sia stato l’effettivo patrimonio.

Consigliati per te