Nelle scorse settimane sulle pagine di ProiezionidiBorsa è apparso un articolo che spiegava al Lettore come raccogliere le foglie di aloe (consultare qui).
Il gel contenuto nelle foglie di questa pianta è ritenuto, infatti, da moltissimi come uno dei rimedi principali per combattere vari disturbi.
Tuttavia, alla luce delle recenti decisioni europee è necessario rendere edotto il Lettore su alcune importanti novità in merito alla materia.
Regolamento UE 2021/468
Indice dei contenuti
L’8 aprile 2021 è entrato in vigore il regolamento 2021/468 emanato dalla Commissione Europea nel marzo 2021. Qui per consultare il testo del regolamento.
Con questa decisione la Commissione è entrata nel merito della diffusione dei prodotti a base di aloe.
Si cerca così di fermare la diffusione dei prodotti contenenti aloe-emodina, emodina e dantrone, oltre a preparazioni derivate dall’idrossiantracene.
La ragione alla base di questa presa di posizione è correlata ai risultati di alcune ricerche scientifiche. Questi studi, in provetta e in vivo, hanno dimostrato che alcune sostanze contenute nell’estratto totale di aloe possono essere cancerogene per gli esseri umani.
Inoltre, gli idrossiantraceni sono molecole contenute anche nel rabarbaro e nella senna.
Tutti usiamo questo integratore alimentare senza sapere che è stato vietato perché possibile cancerogeno e dannoso per la salute.
Storia
Questo regolamento rappresenta solamente il tassello finale di un processo iniziato nel 2013.
Infatti, quasi dieci anni fa, la stessa Commissione aveva chiesto all’EFSA di valutare la richiesta di un’azienda in merito.
Questa azienda voleva poter indicare sulla confezione dell’integratore il fatto che il prodotto avrebbe migliorato la funzionalità intestinale del consumatore.
Analizzando i vari studi effettuati dalla comunità scientifica, l’EFSA diede parere positivo sottolineando l’effetto lassativo dei prodotti a base di aloe.
Si sottolineò anche il rischio che il consumatore avrebbe corso facendone un uso prolungato nel tempo.
Proprio in relazione a questa ultima chiosa la Commissione Europea decise di vederci chiaro.
Chiese, in un altro parere, di valutare la dose giornaliera da non superare nell’assunzione di questi prodotti.
La risposta dell’EFSA arrivò alcuni anni dopo e sarà alla base dell’odierno regolamento.
Alcuni derivati dall’aloe si rivelarono genotossici e questa conclusione si dimostrò in linea con quella dell’EMA e dello IARC.
L’EMA si era già pronunciato sull’uso dell’idrossiantracene nei farmaci mentre lo IARC aveva inserito l’estratto totale delle foglie di aloe tra i possibili cancerogeni.
Il regolamento entrato in vigore l’8 aprile afferma che “non è stato possibile stabilire una dose giornaliera di derivati dell’idrossiantracene che non desti preoccupazioni per la salute umana, tali sostanze dovrebbero essere vietate.”
L’aloe è cancerogena?
Senza creare allarmismi è necessario sottolineare che alcune sostanze potrebbero esserlo.
È, però, importante non confondere l’estratto totale di aloe con il gel. Infatti il gel, se prodotto correttamente, potrà contenere solamente tracce di queste sostanze possibili cancerogene.
Non tutti i prodotti sono uguali e, per questo motivo, sarà la modalità di estrazione a fare la differenza.
Si sconsiglia, pertanto, di estrarre l’aloe in casa con processi casalinghi.
Per quanto riguarda i cosmetici, invece, non è necessario preoccuparsi dal momento che l’estratto risulta cancerogeno solo se ingerito.
Tutti usiamo questo integratore alimentare senza sapere che è stato vietato perché possibile cancerogeno e dannoso per la salute.