Ogni ortaggio ha delle proprietà che lo rendono speciale e fondamentale per la salute dell’organismo. Non è un caso che gli esperti suggeriscano di consumare regolarmente frutta e verdura, capaci di garantire il giusto apporto di vitamine e nutrienti. Tra i più apprezzati per il gusto fresco e i benefici per l’organismo è il sedano, appartenente alle Apiacee, conosciute anche come Ombrellifere.
Nelle tabelle nutrizionali riportate da uno studio condotto da Humanitas, il sedano è composto prevalentemente da acqua e ha un elevato contenuto di minerali. Difatti, per 100 grammi del nostro ortaggio, il quantitativo di potassio si aggirerebbe intorno ai 280 mg, mentre il sodio ai 140.
D’altra parte, tutti sanno che il sedano ha importanti effetti diuretici che lo renderebbero adatto quando c’è bisogno di espellere sostanze tossiche dall’organismo.
Non sottovalutiamo poi il suo sapore leggero, ideale nei giorni di caldo in cui abbiamo voglia di una semplice insalata. Buono con il pollo, delizioso con il pesce, potremmo preparare un’insalata condita semplicemente con un filo d’olio extravergine.
Finora abbiamo elencato soltanto i vantaggi di questo ortaggio che si presta al caldo estivo, ma non è tutto.
Infatti, anche il sedano potrebbe avere delle controindicazioni ed eccone una.
Tutti sanno che il sedano ha proprietà diuretiche ma pochi immaginano che potrebbe anche causare queste complicanze soprattutto in estate
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Oggi vogliamo parlare di una controindicazione poco conosciuta e che molti, probabilmente, neppure si aspetterebbero. Difatti, come riportato dai ricercatori di MSD, il sedano rischierebbe di accentuare la sensibilità della pelle alla luce ultravioletta.
In questi casi, potrebbe verificarsi una cosiddetta fitofotodermatite, un’eruzione cutanea simile a quella tipica delle ustioni, che deriverebbe anche dal contatto diretto con determinate sostanze.
Ecco perché potremmo notare una maggiore sensibilità della nostra pelle dopo o durante l’esposizione al sole, specialmente adesso che sta arrivando l’estate.
Questo potenziale effetto negativo non deve spaventarci e spingerci ad eliminare questo ortaggio dalle nostre tavole, anzi. L’importante è consumarlo moderatamente, evitando quindi di abusarne.
Ricordiamo che qualsiasi alimento, se mangiato in eccesso o in presenza di specifiche patologie, può avere degli effetti indesiderati. Infatti, oltre alle quantità, anche le condizioni di salute individuali sono fondamentali per capire cosa sia meglio consumare o meno.
Da qui, il nostro consiglio di rivolgersi sempre al medico curante, soprattutto se notiamo che il nostro organismo non sembra tollerare perfettamente alcuni alimenti.
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