Tutti pensano che lo zucchero nel caffè faccia male ma ecco quanti cucchiaini andrebbero messi per evitare problemi

caffè

Tutti sono abituati a pensare che il consumo di caffè debba essere molto limitato ed evitato il più possibile lo zucchero, soprattutto quello bianco. Una convinzione che però sembra essere destinata a essere cancellata dalla scienza. C’è infatti un nuovo studio che proviene dalla Cina e conferma i benefici di questa bevanda tanto amata dagli italiani anche sulla loro salute. Ovviamente, ad alcune condizioni, che vengono chiarite e specificate nello studio.

Addirittura si spiega che il caffè non dovrebbe assolutamente essere bevuto solo e soltanto amaro, anzi: un po’ di panna e zucchero aggiunti farebbero miracoli per la salute, contrariamente a come si crede. Lo studio ha chiarito dunque non solo che il caffè amaro allungherebbe la vita di chi lo beve, soprattutto se questi non presenta malattie cardiache o di tipo tumorale; ma addirittura che lo zucchero non avrebbe un impatto negativo. In sostanza, tutti pensano che lo zucchero nel caffè faccia una grande differenza ma, a livello di impatto sulla salute, non sarebbe per nulla così. La dottoressa Christina Wee, vicedirettrice della rivista Annals of Internal Medicine – dov’è possibile leggere le conclusioni dello studio – ha spiegato che mediamente, il caffè resta una bevanda benefica per l’organismo, anche se dolcificato leggermente. Si parla per l’appunto di quantità modeste.

Tutti pensano che lo zucchero nel caffè faccia male ma ecco quanti cucchiaini andrebbero messi per evitare problemi

In media, la quantità giusta da mettere nella classica tazzina di espresso sarebbe, secondo la dottoressa Wee, circa 1 cucchiaino. La conferma arriva anche dal dottor Antony DiMarino, dietologo del Cleveland Clinic’s Center for Human Nutrition. La differenza, in questo caso, sarebbe di circa 6 calorie in più: una quantità decisamente troppo piccola per essere significativa. Questo ovviamente non vale per i caffè ‘speciali’ che si vendono nelle grandi catene, che sono invece ricchi di zuccheri e grassi dannosi. Ma perché il caffè farebbe così bene, anche quando zuccherato?

Le teorie sono diverse. In primis si ritiene che le sostanze nutrienti presenti nel caffè siano ottime per l’organismo. Tra queste, la vitamina B e il potassio. Inoltre, sarebbe anche ricco di sostanze antinfiammatorie, che sembrerebbero contribuire nella riduzione del rischio di contrarre un cancro. Inoltre, come noto, il caffè ha proprietà stimolanti: migliora concentrazione, attenzione e memoria. Gli acidi clorogeni contenuti nel caffè, infine, sarebbero degli eccellenti anticoagulanti. In questo senso, il caffè diventa anche una sostanza in grado di prevenire ictus, attacchi cardiaci e coaguli di sangue come i trombi.

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