Il Bonus 200 euro è una misura che il Governo ha messo in campo per sostenere il potere d’acquisto in un momento economico particolarmente delicato. Non è, tra l’altro, l’unico supporto in una fase in cui si deve fare i conti con tanti rincari. Il rischio per i non addetti ai lavori è che si finisca per farsi sfuggire qualche data relativa alla possibilità di beneficiare di qualche agevolazione o aiuto.
Il rischio è di perdere una cifra che può fare comodo
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Dunque, tutti pensano al Bonus 200 euro e a quando arriverà, ma potrebbero ad esempio aver dimenticato di presentare l’ISEE. I più attenti sanno che, ovviamente, non serve per beneficiare della suddetta misura, ma è necessario per ottenere l’assegno unico. E, in tal senso, c’è una data chiave. Ed è quella del 30 giugno, molto importante per chi non ha ancora fatto domanda o deve ancora presentare l’ISEE.
Si tratta del termine ultimo per poter ottenere gli arretrati dal mese di marzo. Dal 1° luglio si potrà beneficiare solo delle erogazioni a partire dal mese successivo alla richiesta.
Presentare sia domanda che ISEE, qualora la situazione economica lo consenta, permette di beneficiare di un sostegno che va oltre la misura minima dei 50 euro mensili per figlio. Se invece non si presenta l’ISEE entro il 30 giugno, l’assegno verrà erogato, per l’appunto, con l’importo minimo previsto dalla normativa.
Come si legge sul sito INPS, qualora la presentazione dell’ISEE arrivi dopo la domanda, ci sarà comunque riconoscimento degli arretrati a partire da marzo in base alla situazione economica. A patto che la presentazione avvenga entro la fine del sesto mese dell’anno.
A quanto ammonta l’assegno unico e come funziona la sua erogazione
L’assegno unico è una misura di sostegno alla famiglia. Facendo un piccolo riassunto (anche sommario) si può dire che l’erogazione avviene per ogni figlio a carico dal settimo mese di gravidanza fino al massimo di 21 anni (con certi requisiti). Per figli con disabilità a carico non ci sono limiti di età.
Il massimo erogabile, per ISEE sotto i 15.000 euro, è di 175 euro a figlio. Per chi non presenta l’ISEE o lo ha sopra i 40.000 l’assegno unico è di 50 euro a figlio. Queste sono le indicazioni generiche da tenere presenti.
Tutti pensano al Bonus 200 euro, ma ecco cosa succede a chi non avrà presentato l’ISEE 2022 entro questa data
Per l’ISEE occorre predisporre tutta la documentazione necessaria e utilizzare i diversi canali attraverso cui fare la presentazione. L’assegno unico è riservato a tutte le categorie di lavoratori, compresi gli autonomi, più disoccupati, inoccupati e pensionati che abbiano i requisiti richiesti.
Per i nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza l’INPS corrisponde l’assegno unico e universale d’ufficio, senza necessità di presentare domanda. L’importo è erogato, si legge sul sito INPS, “in pari misura tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale”. Quest’ultimo punto varia in caso di affidamento esclusivo, tenuto conto che scatta la corresponsione al 100%. Nel caso in cui un genitore richiedente non dovesse mettere, invece, i dati di pagamento dell’altro, quest’ultimo lo potrà fare autonomamente.
Si tratta, ovviamente, di situazioni specifiche che ognuno dovrà andare a valutare. Di certo è fondamentale presentare domanda e ISEE entro il 30 giugno per non perdere l’occasione di ottenere gli arretrati.
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