Tutti lo usiamo come sostituto dello zucchero classico ma pochi sanno quale verità si cela dietro che farà rimanere a bocca aperta

dolcificante

Sappiamo bene che lo zucchero è uno dei primi prodotti che dovremmo limitare, nella nostra quotidianità. Specialmente se soffriamo di glicemia alta. Quest’ultima, infatti, è sia la causa che la conseguenza del diabete.

Una persona affetta da diabete dovrebbe tenere a bada la propria alimentazione. Dovrebbe evitare, cioè, tutti quegli alimenti grassi e ricchi di zucchero. Ovviamente, dovrebbero essere banditi i dolci, i succhi di frutta con l’aggiunta di zuccheri, le bevande gassate, ma anche i prodotti con grassi saturi.

Alcuni diabetici, o persone che presentano livelli di glicemia superiori rispetto ai livelli normali, cercano di sostituire lo zucchero con altri dolcificanti. Per esempio, la Fondazione Veronesi suggerisce che la stevia e il miele sarebbero da preferire, chiaramente limitandosi nella quantità.

Tuttavia, molti diabetici, ma anche persone in salute, che non soffrono di diabete o di glicemia alta, usano un altro tipo di dolcificante. In effetti, tutti lo usiamo come sostituto dello zucchero, eppure rimarremo sbalorditi nel conoscere la verità.

Lo zucchero di canna

Sarà capitato di andare al bar e chiedere una bustina di zucchero di canna al posto di quello bianco. Siamo convinti, infatti, che sia più salutare e meno calorico rispetto al classico zucchero. A smentire questa notizia è intervenuto l’Istituto Superiore di Sanità, sostenendo che, in realtà, non vi è stata alcuna conferma da parte di uno studio scientifico sui benefici dello zucchero di canna.

Nel senso che non vi sono particolari differenze significative tra l’uno e l’altro. Infatti, entrambi conterrebbero il saccarosio, mentre lo zucchero di canna conterrebbe anche una minima percentuale di melassa.

Non solo hanno composizione simile, ma i benefici che potrebbe apportare la melassa sono resi vani dalla poca quantità che giornalmente assumiamo. Pertanto, nell’ipotesi in cui usassimo lo zucchero bianco o quello di canna, il risultato non cambierebbe.

Tutti lo usiamo come sostituto dello zucchero classico ma pochi sanno quale verità si cela dietro che farà rimanere a bocca aperta

Tuttavia, sia la Fondazione Veronesi che l’ISS sono d’accordo nell’affermare che dovremmo preferire lo zucchero integrale di canna, che conterrebbe una minore quantità di saccarosio e, di conseguenza, un minor apporto calorico. Non essendo però soggetto al processo di raffinazione, il suo sapore non è tanto dolce quanto quello bianco o quanto quello di canna raffinato. Pertanto, si rischierebbe di usarlo in quantità maggiore rispetto a quello consigliato.

Dovremmo cercare di usare poche quantità di stevia o di zucchero integrale di canna, sia con il caffè o latte sia nella preparazione delle pietanze e dei dolci. Oppure, potremmo provare il succo di agave, lo sciroppo d’acero o una goccia di miele, come alternative naturali. Concludiamo dicendo che quest’articolo è a titolo informativo, pertanto invitiamo i gentili Lettori a consultare il proprio medico.

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