Fra pochi giorni diremo addio all’estate e saluteremo l’arrivo dell’autunno. Come accade in ogni passaggio di stagione cambieremo molte delle nostre abitudini. In primis quelle alimentari. Ortaggi e frutta estiva lasceranno il passo a quelli autunnali e torneremo a portare in tavola pietanze più “pesanti” ed elaborate. Questo cambio di regime alimentare, però, potrebbe rivelarsi una brutta notizia per i nostri amici pelosi. Perché alcuni cibi tipici di settembre, ottobre e novembre rischiano di mettere in pericolo la loro salute. È il momento di fare chiarezza e di scoprire tutti i cibi autunnali pericolosi per cane e gatto. Ma soprattutto come comportarci se per caso dovessero mangiarne uno.
Gli alimenti di stagione che il cane non può mangiare
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Settembre e ottobre sono probabilmente i mesi più delicati per i cani. E non soltanto perché si concludono con la festa di Halloween, una delle ricorrenze più pericolose per Fido. In questi giorni arrivano in tavola le castagne, la prima frutta secca e i funghi. Tutti cibi potenzialmente tossici per il cane. Altrettanto pericolosi alcuni frutti che possiamo trovare durante una passeggiata. Noci, ghiande, bacche o le comunissime pigne contengono alcuni acidi che potrebbero causare problemi intestinali e patologie ben più gravi ai nostri compagni.
Teniamo lontano il gatto da questi cibi e piante
La lista dei cibi proibiti per il gatto è molto simile a quella del cane. Funghi, castagne, ghiande e affini sono pericolosi anche per i felini. A questi, però, dobbiamo aggiungere alcuni vegetali che potrebbero trovarsi nell’orto o in giardino. Ad esempio le foglie e i germogli di ortaggi comunissimi come pomodori, patate e gli stessi aglio, cipolla e porri. Il tiosolfato contenuto in questi ultimi potrebbe causare, nei casi più gravi, addirittura anemia.
Tutti i cibi autunnali pericolosi per cane e gatto e cosa fare se li mangiano
Se abbiamo il sospetto o la certezza che il nostro animale abbia ingerito qualcosa di pericoloso abbiamo una sola strada. Quella di rivolgerci nel minor tempo possibile al veterinario senza farsi prendere dal panico.
Possiamo, tuttavia, facilitare il compito dello specialista. Ad esempio monitorando i sintomi del nostro compagno e scoprendo qual è la sostanza ingerita e in quale quantità.
In ogni caso evitiamo manovre fai da te e somministrazione di farmaci. Non soltanto metteremo a rischio la salute del cane o del gatto. Rischiamo di farci molto male anche noi e di peggiorare ulteriormente la situazione facendo agitare l’animale.
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