Sulla seconda casa pesano IMU, l’imposta municipale unica, e la TARI, la tassa sui rifiuti. Ci sono però dei casi di esenzione e degli escamotage, legali, per alleggerire il carico fiscale sugli immobili che, magari, vengono utilizzati solo per le vacanze. Ma anche su quelli disabitati o dismessi. Vediamo, allora, quando non si paga l’IMU sulla seconda casa.
Dal livello comunale a quello nazionale
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Essendo tributi locali, prima di tutto, bisogna verificare se a livello comunale non esistano regolamenti che possano permettere di godere di agevolazioni o esenzioni.
A livello nazionale, invece, la Legge di Bilancio 2020 prevede la riduzione del 50% della base imponibile ai fini IMU per immobili dichiarati inagibili o inabitabili. E, perciò, non utilizzati.
In entrambe le circostanze, bisogna presentare una dichiarazione IMU o TARI al Comune entro il 30 giugno dell’anno successivo. In caso di inagibilità o inabitabilità è necessario allegare anche l’attestazione di un tecnico abilitato.
Altri casi in cui si può avere l’esenzione del 50%
Della riduzione del 50% ne beneficiano pure i fabbricati con valore storico e artistico.
Questo indipendentemente dall’utilizzo dell’immobile come seconda abitazione o dalla concessione in locazione o in comodato a terzi.
Escludendo poi le abitazioni considerate di lusso, è possibile dimezzare la base imponibile della seconda casa concedendo l’immobile in comodato gratuito, con contratto registrato, a figli o genitori. Questa soluzione è valida anche per sfuggire a eventuali patrimoniali.
Le condizioni sono tre. La casa deve essere utilizzata dal beneficiario come abitazione principale. Il comodante può possedere solo un altro immobile. E deve risiedere anagraficamente nello stesso Comune.
Altri casi di riduzione ed esenzione
Da quest’anno, grazie alla Legge di Bilancio 2021, chi non è residente in Italia, ma è titolare di pensione nello Stato di residenza, può beneficiare del dimezzamento dell’IMU e della riduzione di due terzi della TARI. Ma per una sola abitazione non locata e non concessa in comodato.
Per i contratti di locazione con canone concordato, poi , l’IMU è ridotta al 75%. Mentre la TARI è azzerata per le abitazioni che non possono produrre rifiuti. Come gli immobili inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati.
Ecco, invece, quando non si paga l’IMU sulla seconda casa. Le esenzioni totali sono due. Non si paga l’IMU per la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli, al quale il giudice attribuisce il diritto di abitazione.
Non pagano la TARI, invece, se previsto dal Comune, le abitazioni non utilizzate. Ma ciò a condizione che la casa sia priva di arredi e di consumi.