Comprare una moto d’epoca può sembrare un ottimo affare, almeno inizialmente. Bassi costi di bollo e assicurazione portano, infatti, ad un forte abbassamento del costo di mantenimento del veicolo.
Ma siamo sicuri che comprare un mezzo d’epoca sia una buona idea? Analizziamo assieme quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa scelta e perché tutti dovrebbero conoscere questa differenza prima di fare un acquisto sbagliato.
I vantaggi di una moto d’epoca
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Qualsiasi amante delle due ruote lo sa. Il fascino intramontabile di un modello vintage non teme alcun paragone. Molti, infatti, si lasciano sedurre dall’idea di guidare una moto d’epoca.
Con tale appellativo si intendono le moto che hanno più di venti anni di vita e sono state cancellate dal PRA. Allo stesso tempo, queste moto devono essere registrate in un apposito ordine dedicato ai mezzi d’epoca. Quest’ultimo fattore è importante in quanto distingue le moto storiche da quelle d’epoca.
Il riconoscimento che un mezzo è d’epoca comporta notevoli e significativi vantaggi. Sono da prendere in considerazione, in particolare, costi del bollo e dell’assicurazione molto bassi. Questi fattori vanno però bilanciati con un “malus” altrettanto importante.
Tutti dovrebbero conoscere questa differenza prima di fare un acquisto sbagliato
Quando si compra una moto usata che abbia più di vent’anni è importante stare attenti in quanto esistono diverse direttive in materia di circolazione.
Nel caso la moto sia da considerarsi storica non sussistono, infatti, delle limitazioni a livello nazionale. Le stesse sono limitate solamente a direttive comunali che permettono o vietano la circolazione di determinati mezzi.
Al contrario, le moto d’epoca possono circolare solamente in caso di raduni motociclistici e non sono coperti da assicurazione durante la normale circolazione. Ciò significa che acquistando una moto d’epoca si potrà accedere ad importanti sconti sull’assicurazione, ma si potrà guidare la moto solo in particolari occasioni.