Il pane nella dieta italiana è la base. Sono tantissime, infatti, le espressioni in cui il concetto di pane o la stessa parola sono usati per descrivere qualcosa di bello, di positivo. Anche il nostro rapporto con il pane è molto stretto: se ce lo abbiamo sulla tavola significa che siamo in famiglia. Sono solo quei pranzi o quelle cene anonime e veloci quelle in cui il nostro pane manca.
Addirittura, durante il lockdown in molti fra di noi si sono cimentati nella produzione di pane casalinga. La qualità, però, richiede molto tempo, studio, dedizione e passione. Per queste ragioni preferiamo sempre andare a prendere il pane dal nostro panettiere di fiducia. Alcuni, per necessità economica o di tempo, comprano il pane anche al supermercato e a volte possono trovare delle piacevoli sorprese. Tuttavia, ci sono pani e pani e panetterie e panetterie. Infatti, tutti comprano il pane, ma pochi sanno qual è il migliore d’Italia per gli esperti.
Adattarsi al cambiamento e alla qualità
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Diciamo che da ormai quasi un decennio in Italia è arrivata una moda tutta francese e inglese. I nostri forni e le nostre panetterie devono affrontare sempre di più la concorrenza delle “bakery”, ovvero di quelle panetterie che servono dolci e caffè.
In molti casi si tratta di giovani che hanno aperto un nuovo negozio, con la speranza da una parte di riscoprire la qualità della tradizione e dall’altra di sperimentare l’innovazione. Il Gambero Rosso, nota guida di critica gastronomica nazionale, ha stilato una lista delle panetterie migliori d’Italia. Un focus speciale riguarda proprio anche queste nuove tipologie di panetterie.
I consigli del Gambero Rosso
L’arte bianca è proprio al centro della Guida pane e Panettieri d’Italia. Questo approfondimento esce con cadenza annuale e, per la guida del prossimo 2022 saranno 50 i panifici riconosciuti e premiati. Il punteggio in classifica si riconosce facilmente, grazie all’accostamento del nome a delle piccole pagnotte stilizzate.
Il massimo è tre, che ricorda fortemente le stelle della concorrente e famosa guida Michelin, francese e molto autorevole. Per poter far parte della prestigiosa lista del gambero rosso servono essenzialmente due cose. La prima è la materia prima di qualità. Farine nobili che arrivano principalmente da coltivazioni italiane e biologiche. La seconda è la capacità del panettiere di creare un prodotto sempre all’altezza delle aspettative ma mai standardizzato.
Tutti comprano il pane, ma pochi sanno qual è il migliore d’Italia per gli esperti
I premi del Gambero Rosso, tra gli altri, sono andati a “Le Coin du Pain” a Saint Christophe, in Valle d’Aosta. Al £Forno dell’angolo” di Torino. Sempre per il capoluogo sabaudo troviamo anche “voglia di pane”. Per la Lombardia “Grazioli” a Brescia e “Le Polveri” a Milano. In Veneto abbiamo “Olivieri 1882” a Arzignano. In Trentino, invece, il “Panificio Moderno a Isera”.
Approfondimento
Il pane non è mai stato così croccante e saporito grazie a questo facilissimo trucco.