Tutti aspettano Bonus 200 euro e assegno unico, ma ecco quanto costa crescere un figlio in Italia

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I prezzi che si alzano, le bollette che lievitano e la situazione generale sono sotto gli occhi di tutti. Non mancano gli strumenti con cui il Governo prova a sostenere le famiglie. Il Bonus 200 euro, ad esempio, è un supporto che prova ad aiutare le persone a fronteggiare l’aumento dei costi da sostenere in diversi ambiti della vita. Il sostegno nei confronti dei nuclei familiari trova riscontro anche in misure come l’assegno unico.

Mentre, però, tutti aspettano Bonus 200 euro e assegno unico, fa effetto scoprire quali sono le stime relative ai costi per crescere un figlio.

Quanto costa crescere un figlio? La risposta nella Relazione annuale di Bankitalia

In media, si spendono 640 euro al mese per mantenere ogni figlio, cioè circa un quarto della spesa media di una famiglia italiana. Quest’ultimo è probabilmente il parametro che rende maggiormente l’idea della situazione.

I dati sono tratti dall’ultima Relazione annuale della Banca d’Italia, datata 31 maggio 2022. L’attenzione va ai beni e servizi unicamente destinati ai figli. La stima rivela che il 60% della spesa riguarda i bisogni primari. Gli esempi sono i vestiti, le spese per la casa, per l’istruzione e per la salute.

Il periodo posto sotto la lente d’ingrandimento è quello che va dal 2017 al 2020. Si parla di una cifra rimasta stabile, eccezion fatta per il 2020, dove la spesa ha avuto una discesa fino a 580 euro.  Occorre ricordare, però, come quell’anno abbia avuto lunghi periodi di restrizioni legati alla pandemia e dunque minori costi per trasporti e tempo libero.

Tutti aspettano Bonus 200 euro e assegno unico, ma ecco quanto costa crescere un figlio in Italia

Si tratta di dati che, ancora una volta, mettono in rilievo quanto possano essere utili i sostegni che il Governo mette in campo a favore delle famiglie. Tra questi figura, come detto, l’assegno unico.

Occorre ricordare che, per chi non l’avesse ancora fatto, sarebbe opportuno presentare l’ISEE entro il 30 giugno.  Si tratta dell’ultima data entro cui poter ottenere gli arretrati a partire dal mese di marzo.

Bisogna rammentare che presentarlo consente di avere un sostegno che va oltre l’erogazione minima di 50 euro mensili per figlio. Ovviamente, nel caso in cui la situazione economica o specifica lo consenta.

Ed è sicuramente utile beneficiare appieno di quelli che sono gli strumenti di aiuto economico a disposizione. A maggior ragione se si considerano gli oneri stimati per il mantenimento di un minore per una famiglia.

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