Come dimenticare le famose pentole di fagioli, protagoniste dei film di Trinità con Bud Spencer e Terence Hill. Fiumi di risate, ma anche la voglia di preparare una padella gustosa e piacevole di fagioli come quella dei film. Nella consapevolezza che questi famosissimi legumi, alleati nella lotta contro il colesterolo, sarebbero però anche tra gli alimenti che gonfiano di più la pancia. Unitamente ai cavolfiori, veri e propri simboli di un’alimentazione benefica, e spesso addirittura delle campagne anticancro. Cavolfiori, che forse come unico difetto, avrebbero proprio quello di produrre i gas intestinali, gonfiandoci la pancia. Eppure, alle volte stiamo qua davanti allo specchio proprio a lamentarci che avremmo messo su pancia. Ma la colpa potrebbe essere anche di alcuni cibi simili ai fagioli e cavolfiori, di cui però non conosciamo le proprietà.
Un piccolo esercito di alleati benefici ma creatori di gas
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Tutti a parlare sempre di cavoli e fagioli, ma ci sono delle abitudini che a noi sembrano corrette e, invece, favorirebbero al contrario il gonfiore di pancia. Non ci sono solo i legumi e cavolfiori tra gli alimenti che gli esperti ricordano essere promotori di gas intestinali. Come sottolinea infatti anche questo studio medico, dovremmo fare attenzione a:
- cetrioli;
- ravanelli;
- prugne;
- banane;
- e anche le mitiche mele.
Questo non vuol dire assolutamente che dobbiamo rinunciare agli alimenti salutari presenti nella lista. Anzi dovremmo semplicemente non mangiarne in quantità industriali e magari non nello stesso pasto. Ricordandoci, se ci piacciono, di seguire il consiglio degli esperti e di aumentarne piano piano la dose nella nostra dieta. Così che l’intestino si abitui gradualmente alla loro introduzione, riuscendo a metabolizzarli meglio.
Tutti a parlare sempre di cavoli e fagioli che gonfiano lo stomaco ma non dimentichiamo questi 5 alimenti che produrrebbero più gas della Russia assieme a un’abitudine sbagliata
“Non parlare e mangia”, era una delle mitiche frasi a tavola delle nostre nonne. Noi, piccoli e curiosi, che chiedevamo e curiosavamo. Loro, sagge ed esperte che rimandavano le chiacchiere a dopo il pasto. Non per semplice educazione, ma per 2 motivi:
- parlare mentre si mangia significherebbe introdurre molta più aria del normale;
- unitamente alla rinuncia alla masticazione continuata, che permetterebbe ai succhi gastrici di lavorare meglio.
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