Il consumo di olio di semi di girasole è sempre stato molto elevato, tuttavia, nelle ultime settimane le richieste sono aumentate di gran lunga.
È un olio che deriva dalla spremitura dei semi di girasole, che viene maggiormente prodotto e importato dall’Ucraina. Un Paese che, come sappiamo, sta attraversando un momento particolarmente difficile. Una difficoltà che si espande a macchia d’olio anche sulla produzione e sull’esportazione di materie prime e prodotti finiti, come appunto l’olio di semi di girasole.
Per tali ragioni negli ultimi giorni nei supermercati italiani si è verificato un vero e proprio assedio, per approvvigionarsi quante più scorte possibili di questo prodotto.
Un olio conosciuto sicuramente per il suo prezzo economico, che viene spesso impiegato per la frittura. Ma in cucina è anche utilizzato per condire le verdure a crudo, per la preparazione di salse, come ad esempio la maionese e per riporre gli alimenti sott’olio. Spesso aggiunto alle preparazioni dolci per dare morbidezza all’impasto senza renderlo particolarmente pesante e intenso come sapore.
Un olio quello di girasole, che se consumato a crudo avrebbe dei notevoli effetti benefici per la salute. Particolarmente ricco di acidi grassi come gli omega 3 e 6, sarebbe però privo di antiossidanti. Infatti mentre sembrerebbe fare particolarmente bene al cuore e aiuterebbe a ridurre gli effetti dannosi del colesterolo cattivo. Sembrerebbe invece sconsigliato per chi soffre di diabete in quanto pare che aumenterebbe i livelli di insulina. Inoltre potrebbe facilmente provocare delle reazioni allergiche.
Tutti a fare scorta di olio di semi di girasole senza sapere che per una frittura dorata e croccante basterebbe questo prodotto italianissimo ricco di antiossidanti
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Erroneamente molto utilizzato per le fritture, l’olio di girasole sarebbe in realtà un olio che non reggerebbe bene le alte temperature. Infatti il suo punto di fumo sembrerebbe essere piuttosto basso. Inoltre gli omega 3 e 6 con il calore si altererebbero facilmente e l’assenza di polifenoli e antiossidanti favorirebbe la formazione di sostanze cancerogene.
A tal proposito e data la difficoltà nel reperirlo sugli scaffali del supermercato, potremmo optare per sostituirlo con un prodotto italianissimo e ricco di antiossidanti, il prezioso olio di oliva.
L’oro verde delle tavole
L’olio d’oliva è un prodotto che si ricava dalla spremitura a freddo delle olive. Un olio considerato l’oro verde della tavola, perché ricco di proprietà benefiche per il corpo.
Un tripudio di sapore, colore e salute, l’olio d’oliva sarebbe un prodotto eccellente per la frittura. Infatti avrebbe un punto di fumo molto più alto di quello di semi. In più essendo ricchissimo di acido oleico si degrada con maggiore difficoltà anche se esposto a temperature elevate. Sembrerebbe inoltre ricchissimo di vitamina E, polifenoli e antiossidanti.
Tutti a fare scorta di olio di semi di girasole ma ecco come sostituirlo acquistando un prodotto italianissimo ricco di antiossidanti.
Curiosità
Per punto di fumo intendiamo la temperatura massima che un olio può sopportare prima di iniziare a bruciare.
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