La classica frase che sentiamo spesso dire in un dialogo con chi vuole acquistare o adottare un cane è di preferire una femminuccia a un maschietto. Sappiamo bene che per natura il maschio è molto più territoriale, ma non tutte le femmine sono poi così differenti. Se infatti il maschio ha l’abitudine di segnare il territorio, con le classiche tappe infinite delle gocce di pipì, le femmine non sono da meno. Nel senso che non si esprimono nella loro superiorità territoriale attraverso questo gesto, ma lanciando dei precisi segnali alle altre femmine. In tutto ciò, al di là della natura, va comunque ricordato che molto spesso i cani crescono e fanno il carattere in base all’educazione che viene loro data. Come ricordano infatti sempre gli addestratori: “non esistono cani cattivi, ma sono i padroni che li rendono tali”.
Un conto infatti è dimostrare la propria superiorità, un altro è essere cattivi e mordaci. In ogni caso, per chi volesse prendere un maschio ancora intero, questi sono i consigli degli esperti se si volesse castrarlo. Di seguito tutte le risposte di esperti e veterinari su quanto tempo e cosa comporti castrare il proprio cane se non si vogliono avere problemi eccessivi di territorialità e dualismo con gli altri maschi.
Allo stato attuale ci sono due tipi di interventi
Indice dei contenuti
Mentre fino a qualche anno fa quando parlavamo di castrazione del maschio c’era la classica operazione di asporto, oggi è un po’ diverso. Molti padroni provano infatti, prima di quella totale, la cosiddetta castrazione chimica, o chirurgica. Un intervento parziale, che ha però l’effetto di circa sei mesi, dopo i quali, il cane rientra in possesso dei suoi livelli di testosterone. Se dovessimo decidere di procedere con un’operazione, ovviamente il nostro veterinario ci saprà indicare la via migliore in base alle nostre esigenze. Ricordano, invece gli esperti, che una volta castrato definitivamente, il maschio perderà:
- quel senso territoriale esasperato;
- le classiche reazioni scomposte sentendo e vedendo una femmina;
- il tradizionale spirito battagliero quando incontra gli altri maschi.
Tutte le risposte di esperti e veterinari su quanto tempo ci mette un cane maschio a diventare più tranquillo dopo la castrazione
Molti pensano che, con la castrazione tradizionale, il maschio perda nel bene e nel male l’eventuale vivacità caratteriale. Un pensiero negativo che colpisce soprattutto coloro che prendono un cucciolo, e giustamente sono travolti dalla sua gioia di vivere. Che, come sottolineano gli esperti, non andrà assolutamente perduta e non cambierà nemmeno il carattere in se stesso.
Approfondimento