Il pesce è un alimento sano dalle molteplici proprietà nutrizionali ed organolettiche. Oltre per la sua salubrità, è apprezzato anche per il suo gusto unico ed inimitabile.
Nella culinaria italiana è molto utilizzato ed è uno dei pilastri della cosiddetta dieta mediterranea. Solitamente se ne apprezza la carne che si può cucinare secondo i modi più svariati. Il pesce si può consumare in umido, fritto, al cartoccio, alla griglia, alla brace, al vapore e addirittura crudo.
Vi sono parti del pesce che comunemente si scartano, ma che conoscono una loro gloria in cucina.
Ecco una lista di tutte le parti più strane che possiamo usare del pesce
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La bottarga di muggine o di tonno è un alimento costituito dalla ghiandola ovarica di questi pesci, che viene fatta seccare. Molto utilizzata nella culinaria italiana e mediterranea si può gustare come condimento per deliziosi primi piatti. Solitamente la si grattugiata sulla pasta.
Il caviale. Si tratta solitamente delle uova dello storione, ma possono essere anche utilizzati altri pesci. Uno dei cibi più apprezzati in assoluto, è anche uno dei più cari in commercio. Esistono però numerose alternative accessibili, qui ne abbiamo parlato.
Il lattume è un prodotto molto utilizzato nella cucina sarda e siciliana. Si tratta incredibilmente del liquido seminale del tonno o della ricciola. Molto prelibato, può essere usato per condire paste, insalate oppure fritto.
Gli occhi. In Giappone si usa consumare gli occhi di tonno. Crudi o cotti possono essere consumati in vari modi e si dice abbiano un vago sapore di uovo sodo.
Il fegato. Quello di rana pescatrice è molto pregiato e spesso considerato un’alternativa al fois gras. Di grana densa e di sapore iodato si può spalmare sul pane come se fosse del patè ed è ottimo come antipasto.
La lingua. In Norvegia è comune utilizzare quella di merluzzo per preparare diversi piatti. Può essere fritta, marinata o bollita ed è considerata una prelibatezza.
Ecco spiegati alcuni dei prodotti ittici più insoliti che vengono consumati in varie cucine tipiche, tutte le parti più strane che possiamo usare del pesce.
Forse possiamo estendere il tradizionale adagio dicendo che del pesce, come del maiale, non si butta via niente.