Il pacchetto famiglia come al solito è di importanza fondamentale per gli italiani in ogni Legge di Bilancio. E questa volta lo è ancora di più, dal momento che la crisi economica se ha colpito qualcuno in maniera più forte di altri, ha colpito sicuramente le famiglie. Arrivare a fine mese è diventato difficile anche per chi prima della crisi viveva bene. Per questo il Governo adesso ha in mente non una misura, ma un intero pacchetto di misure utili proprio a consentire maggiori possibilità alle famiglie. Misure importanti almeno quanto le tanto attese modifiche delle pensioni e del reddito di cittadinanza.
Assegno unico e universale sui figli a carico, cosa cambia?
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Tra tutte le novità e i Bonus famiglia che saranno inseriti nella manovra, almeno stando a quella che ha presentato il Governo ieri, c’è anche un rimodellamento dell’assegno unico e universale sui figli a carico. Il primo strumento che sicuramente verrà modificato dal governo è proprio
l’assegno unico universale sui figli a carico fino a 21 anni di età. Una misura che il Governo ha deciso di cambiare nonostante il suo recente avvio. In effetti, si tratta di una misura entrata in vigore dal primo marzo 2022, ma che dovrebbe essere modificata, almeno per la nuova maggioranza. Dal 1° gennaio 2023 infatti, più soldi di assegno unico alle famiglie composte da almeno tre figli.
Un occhio di riguardo alle famiglie numerose quindi, che oggi erano penalizzate in percentuale, come importo dell’assegno. La misura universale ha sostituito assegni familiari, Bonus bebè e detrazioni sui carichi di famiglia. Per questo deve essere una misura utile soprattutto per quelle che hanno più figli a carico. Un aumento del 50% dovrebbe essere quello che sarà applicato per determinati nuclei familiari.
Tutte le novità e i Bonus famiglia nella Legge di Bilancio
Ancora non è quella definitiva, dovrà passare per le “forche Caudine” di Camera e Senato, ma la Legge di Bilancio ha già al suo interno alcuni provvedimenti che difficilmente saranno respinti durante la trattazione parlamentare. Per esempio l’innalzamento del tetto dell’ISEE utile a fruire del Bonus sociale sulle bollette dell’energia elettrica e del gas per le utenze domestiche è una misura che ha ottime possibilità di tramutarsi in realtà. Anche perché le bollette sono un problema del problema per quanto riguarda la crisi economica delle famiglie.
Se è vero che si cercano Bonus per far pagare meno le bollette delle utenze di luce, acqua e gas, il primo passo è potenziare il Bonus sociale. Ed il tetto dell’ISEE passerà da 12.000 euro a 15.000 euro, aprendo le porte dell’agevolazione a molte più famiglie. Nello specifico, il Bonus sociale sull’energia elettrica è pari a:
- 264,10 euro a trimestre famiglie con massimo 2 componenti;
- 321,42 euro a trimestre famiglie con massimo 3 o 4 componenti;
- 378,57 euro a trimestre famiglie con oltre 4 componenti.
Interessante anche l’instaurazione di un nuovo Bonus chiamato CRS, acronimo di Carta Risparmio Spesa. Per le famiglie con redditi fino a 15.000 euro, si darà mandato ai Comuni di provvedere a dare una specie di buoni spesa, finanziati da 500 milioni di dotazioni che proprio nella Legge di Bilancio verranno previsti per un provvedimento di questo genere.