Riforma delle pensioni al palo. Nonostante le numerose proposte e ipotesi avanzate, infatti, il Governo Draghi non ha ancora preso nessuna decisione al riguardo. Se entro la fine dell’anno, quindi, non si interverrà al riguardo il timore è quello di tornare alla sola Legge Fornero. Con i suoi rigidi paletti che permettono il pensionamento solo con moltissimi anni di contributi. O, in alternativa, al raggiungimento dei 67 anni di età.
Quello che non tutti tengono in conto, però, è anche senza il rinnovo di APE sociale e Opzione donna restano diverse misure che permettono l’anticipo. Anche se scadrà la quota 102 e non verrà rimpiazzata da nessuna altra misura. Ecco tutte le combinazioni per lasciare il lavoro nel 2023 ed accedere alla pensione con un certo anticipo.
Quali misure nel 2023 per anticipare l’uscita?
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Anche se molti si stanno chiedendo fino a quando resterà in vigore la pensione anticipata ordinaria, ci sono ottime notizie. La Legge Fornero, che ha introdotto la misura, non dovrebbe essere modificata e pertanto si potrà ancora andare in pensione con 42 anni e 10 mesi di contributi. Per le donne serve un anno di contributi in meno.
Questo significa che indipendentemente dall’età si potrà ancora andare in pensione con questi anni di contributi anche nel 2023. Resta in vigore anche la quota 41 così come le pensioni contributive previste dalla Legge Dini del 1995. Da ricordare, poi, che sarà possibile accedere alla pensione anche con la Quota 97,6 per i lavoratori usuranti.
Tutte le combinazioni per lasciare il lavoro e andare in pensione a 65 anni nel 2023
Come si andrà in pensione a 65 anni di età nel 2023 se non ci sarà la riforma delle pensioni? Come abbiamo visto sopra le possibilità ci sono e nel particolare:
- con l’anticipata ordinaria esce a 65 anni il lavoratore che ha iniziato a versare contributi a 22 anni o la lavoratrice che ha iniziato a 23;
- il lavoratore precoce che ha iniziato a versare a 17 anni, anche in presenza di buchi contributivi, potrà lasciare il lavoro al raggiungimento dei 41 anni versati;
- il lavoratore usurante, con la Quota 97,6, potrà accedere alla pensione anche se ha iniziato a versare contributi a lavorare a 30 anni;
Senza contare che sarà ancora possibile accedere alla quota 102 a patto di aver perfezionato i 38 anni di contributi nel 2022. E che si potrà sempre accedere alla pensione anticipata contributiva al raggiungimento dei 20 anni minimi di contributi. Possibilità di anticipare l’uscita di 2 anni, quindi, resteranno aperte anche nel 2023, a patto di perfezionare il requisito contributivo necessario.
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