C’è una piantina bella e raffinata che forse pochi conosceranno, ma in grado di ammaliare. Non assomiglia alle specie floreali più diffuse, come rose o gerani. Ma sa il fatto suo in giardino, perché rustica e dall’ottima capacità produttiva. Una volta che inizieremo a coltivarla, capiremo perché probabilmente non se ne potrà fare più a meno. Ecco di quale stiamo parlando.
La callicarpa è uno splendore in tutte le stagioni
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Originaria dell’Asia e del Nord America, la callicarpa è l’arbusto da avere nel proprio giardino. È una delle stupende piante ornamentali che racchiudono differenti varietà. Dalla japonica alla rubella, fino alla variante bodinieri. Si tratta di un vegetale che potrebbe raggiungere altezze considerevoli, in base alla tipologia. Si partirebbe dal metro circa per arrivarne anche a una decina. Eppure, non è tanto la dimensione a renderla speciale. Bensì, la sua incomparabile eleganza cromatica.
È tutta da scoprire la straordinaria pianta che farà felice chi ha il pollice verde
La nostra abitazione merita il meglio, sia arredando le camere all’interno che ornandola di colori al di fuori. E proprio la callicarpa farà sì che avremo successo in quest’ultimo intento. Ogni momento dell’anno sembra perfetto per coltivarla. Se in primavera fiorisce con abbondanti fioriture dalla tonalità bianca e rossa, in autunno saranno le bacche ad attirare la nostra attenzione. Così belle col loro colore violetto (e più raramente bianco) da togliere il fiato.
Non a caso, il nome stesso della pianta significherebbe “bei frutti”. E se crediamo che la magia duri poco, ci sbagliamo. Le bacche dovrebbero infatti restare appese per tutto l’inverno, anche successivamente alla caduta delle foglie.
Come coltivarla per averla in piena forma
È, dunque, tutta da scoprire la straordinaria pianta dal nome di callicarpa. Le cure partono dalla semina, durante la quale dovremo disporre più esemplari vicini, per favorire la produzione di frutti. Il terreno ideale dovrebbe essere sciolto e un poco acido. Per la messa a dimora sarebbe da preferire un luogo soleggiato e sufficientemente protetto dal vento. L’acqua necessaria alla callicarpa per sopravvivere non è molta. Le irrigazioni dovrebbero limitarsi ai periodi più caldi dell’anno ed essere moderate. I ristagni d’acqua vanno assolutamente evitati, per non andare incontro al marciume delle radici.
Nel caso decidessimo di riporla in vaso, assicuriamoci che il contenitore della pianta sia abbastanza grande per contenere la sua crescita. In questo caso, procediamo con le innaffiature anche in periodo invernale, soprattutto se non dovesse piovere per molti giorni. Infine, il concime andrebbe somministrato sia nelle fasi precedenti alla messa in vaso o in giardino, sia durante la bella stagione. Nel primo caso serviamoci dello stallatico maturo, nel secondo di un fertilizzante a granuli a lento rilascio.
I rischi per la sua salute
La resistenza alle malattie della callicarpa ne fa un vegetale facile da gestire anche per chi non è esperto. Tuttavia, con cure scarse o non adeguate potrebbe manifestarsi qualche attacco di afidi o cocciniglia. Per sbarazzarcene sarà necessario staccare i parassiti dalla pianta, quindi distribuire un antiparassitario apposito. Lo potremmo anche realizzare da noi, come nel caso dell’estratto di ortica o dell’infuso di tanaceto.