I vaccini sono l’arma principale per combattere il virus che ci tiene sotto scacco da ormai più di un anno. Ma come è stato dimostrato da recenti ricerche scientifiche, non tutte quante le persone potranno vaccinarsi. Allo stesso tempo i ritardi con le consegne sembrano rimandare sempre di più il giorno in cui potremo pensare a questa crisi come passata.
Degli studiosi americani sembrano però aver scoperto una soluzione a questo problema. Sembra, infatti, essere stata trovata una proteina capace di prevenire il rischio di ammalarsi da coronavirus.
I rischi del vaccino
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Sono due i principali rischi legati al vaccino. Il primo riguarda i rischi legati a questa pratica medica per persone di una certa età. Come spiegato in questo articolo, la Norvegia ha stabilito che sia responsabilità dei medici di base decidere chi riceverà il vaccino o no. Questo in quanto nel Paese le prime tornate di vaccinazione avevano evidenziato che persone anziane o deboli potrebbero non resistere alla vaccinazione.
Il secondo rischio è legato all’efficacia dei vaccini. Per quanto vaccini quali quello della Pfizer abbiano altissimi tassi di efficacia, lo stesso non sembra essere per altri ancora in fase sperimentale. Sembra che una nuova scoperta americana possa però aiutare, in futuro, tutte queste persone a superare questo periodo.
La nuova scoperta
Ricercatori della Northwestern University di Chicago sembrano aver scoperto una proteina capace di prevenire l’insorgere del Covid 19. Per comprendere il funzionamento di questa proteina bisogna capire come il coronavirus infetta gli uomini.
Ebbene il virus riesce a entrare nel nostro organismo attraverso un enzima presente nelle nostre cellule chiamato ACE2. Gli scienziati avrebbero ricreato in laboratorio una versione modificata di tale proteina. La variante artificiale creata potrebbe ingannare il virus, spingendolo a preferire l’enzima artificiale a quello naturale.
In questo modo, quindi, il virus non avrebbe la possibilità di infettare l’uomo. Gli effetti di tale proteina sembrano durare almeno tre giorni. Al momento gli studi al riguardo sono in una fase sperimentale. Si pensa, però, che questa nuova proteina possa essere utilizzata e, dunque, aiutare chi non si potrà vaccinare.
Ecco perchè sarebbe stata trovata una proteina capace di prevenire il rischio di ammalarsi da coronavirus.