Trovare queste due rare monete dell’epoca fascista è come vincere alla lotteria

monete

Oggi su ProiezionidiBorsa gli Esperti della Redazione propongono un nuovo appuntamento con la numismatica. Un hobby molto remunerativo che tanti lettori hanno scoperto anche grazie alla rubrica periodica del sito. Trovare una moneta rara in casa è quasi come fare un terno al lotto. Le possibilità sono molto poche. Ma le “vincite” sono proporzionali alla rarità.

Nell’approfondimento di oggi la Redazione svelerà un’interessante curiosità. Questa volta le probabilità di trovare la moneta rara oggetto dell’articolo salgono. Non solo perché, come si intuisce dal titolo, i pezzi in questione sono due, ma anche per un altro motivo. Spesso il consiglio che si dà agli aspiranti collezionisti è di cercare nei vecchi cappotti o nei portamonete dei nonni. Stavolta, questo vale più che mai, perché trovare queste due rare monete dell’epoca fascista è come vincere alla lotteria.

Due rare venti lire

La prima moneta da prendere in considerazione è la cosiddetta 20 lire “cappellone”. Il motivo di questo strano nomignolo è presto detto. Sulla faccia è presente un busto di profilo del re Vittorio Emanuele III ritratto con indosso un grosso elmetto. La serie del 1928 di queste monete è estremamente rara. Sul mercato numismatico, in stato di conservazione BB+, è valutata attorno ai 350 euro. Fior di conio può superare facilmente i 10 mila euro, con punte anche di 20 mila. In questo caso però si tratta della variante argento, con la dicitura “Prima prova”.

Trovare queste due rare monete dell’epoca fascista è come vincere alla lotteria

La seconda moneta, anch’essa molto rara, è la 20 lire “impero”. Fa parte della stessa serie della 50 lire di cui ProiezionidiBorsa si è già occupata. Questa moneta presenta da un lato la testa del re Vittorio Emanuele III, di profilo e a capo scoperto. L’altra faccia è invece decorata con una quadriga rivolta a destra. Pur rimanendo pochi esemplari, il valore di questa moneta non è più alto della 20 lire “cappellone”. Il conio del 1936 arriva a valere infatti circa 5 mila euro.

I lettori ricordino che, in caso di fortunata scoperta in casa, per “tramutare” una moneta in soldi reali bisogna seguire alcuni specifici accorgimenti. Per saperne di più si può leggere come fare un sacco di soldi con le monete rare trovate in casa.

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