La ricerca del lavoro è sempre stata un’impresa, soprattutto da quando la crisi economica ha rimesso in discussione tutta l’economia mondiale.
La pandemia non ha certo aiutato. Anzi, proprio a causa del Covid 19 molte persone hanno perso il lavoro e tante sono le aziende che hanno dovuto chiudere i battenti.
Questo ha reso il tutto ancor più complicato, e sono sempre di più i giovani che non studiano, non lavorano e non ricercano attivamente un impiego.
Tuttavia trovare lavoro prima e meglio di altri è possibile per questo motivo che molti sottovalutano, e che ora scopriremo.
Lasciarsi prendere dallo sconforto e scoraggiarsi non è la soluzione migliore.
Anche in una condizione di disoccupazione o di lavoro insoddisfacente è possibile aumentare le probabilità di trovare un’occupazione in linea con le nostre aspirazioni.
Trovare lavoro prima e meglio di altri è possibile per questo motivo che molti sottovalutano
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Esiste un termine, “Web reputation”, che fa riferimento appunto alla “reputazione” che abbiamo sul web.
Ed è proprio in Rete, sui nostri profili social, che ormai quasi tutti gli addetti al personale delle aziende vanno a ricercare informazioni sui candidati.
Che sia una foto, un post o un commento ci sono a volte cose che possono non rispecchiare più la nostra persona e che anzi possono danneggiarci.
Se nella vita di tutti giorni possiamo provare a rimediare a qualche gaffe, nella vita “online” purtroppo quello che finisce sul Web resta sul Web.
Per questo è utile seguire qualche accorgimento che possa permetterci di costruire una “reputazione online” che ci rispecchi in interessi e personalità.
Questo aumenterà di gran lunga le opportunità di trovare lavoro, magari nel posto tanto desiderato.
Ecco 5 consigli per fare la differenza
- Cercare il proprio nome e cognome su Google offrirà subito una panoramica dei risultati che appaiono anche a chi seleziona il personale. È il primo passo per capire su quali aspetti intervenire.
- Occhio alle impostazioni della privacy. Ormai è possibile filtrare tutto ciò che pubblichiamo, ed è per questo che è opportuno lasciare pubbliche solo le informazioni di base.
- È consigliabile utilizzare dei soprannomi per i profili social che non sono strettamente legati alle esigenze professionali, come ad esempio TikTok e Instagram.
- Seguire i profili social delle aziende in cui vorremmo lavorare, interagire con i post e farsi notare può essere una buona idea.
- “Attaccare briga” online, soprattutto su determinati temi può essere controproducente, così come utilizzare un linguaggio volgare.
I tempi stanno cambiando e con loro anche il mondo del lavoro, sempre più in linea con il digitale.
Questi sono solo alcuni consigli per creare un’ottima immagine online che possa spianarci la strada.
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