Tremore a mani e piedi e debolezza muscolare potrebbero essere causati da un alimento che molti amano che potrebbe rivelarsi tossico

debolezza

Il pesce è una delle proteine animali più amate da nutrizionisti e medici. Però anche queste possono nascondere delle insidie, soprattutto a causa del crescente inquinamento dei mari.

Abbiamo già parlato di questa situazione, ben spiegata anche dal documentario Seaspiracy, presente sul catalogo Netflix.

Uno dei problemi che più saltano all’occhio di questa situazione è l’accumulo di metalli pesanti all’interno dei prodotti che mangiamo. Infatti tremori a mani e piedi e debolezza muscolare sono delle spiacevoli conseguenze che potrebbero accadere quando consumiamo questo alimento. Vediamo insieme quali sono.

Gli effetti derivanti da un’eccessiva esposizione al metilmercurio

Vediamo in primis quali potrebbero essere gli effetti che questo elemento può portare alla nostra salute. Potrebbe infatti portare a delle intossicazioni e il danno maggiore potrebbe essere fatto nei confronti del sistema nervoso centrale.

Gli effetti più gravi sono il tremore e la paralisi alle estremità, quindi questo fenomeno può colpire sia le mani che i piedi, la debolezza muscolare e danni alla vista. Però si può anche avere difficoltà a sentire, comprendere e articolare le parole. Questo stato potrebbe portare a conseguenze terribili come coma e disordine mentale.

Questo può accadere però solo dopo un’eccessiva esposizione che supera i 4 mg per ogni chilo di peso assunti nell’arco di una settimana. Per fortuna la maggior parte dei prodotti sono controllati ed è difficile arrivare ad ingerire una quantità superiore a quella tollerata dal nostro corpo. Però quando si parla di bambini e le donne in stato di gravidanza bisognerebbe stare particolarmente attenti a questo aspetto e confrontarsi con il medico di base.

Tremore a mani e piedi e debolezza muscolare potrebbero essere causati da un alimento che molti amano che potrebbe rivelarsi tossico

Però quando si tratta di soggetti adulti non in stato interessante non ci sono particolari precauzioni da prendere. L’unica secondo la Fondazione Veronesi consiste nel limitare il consumo di pesci di grossa taglia come tonno, ventresca, pesce spada, palombo e smeriglio. Infatti questi, essendo predatori, accumulano anche il mercurio contenuto nelle prede che mangiano. È anche bene stare attenti ai prodotti ittici notoriamente carichi di vitamina F perché purtroppo sono quelli che rientrano nella categoria più “a rischio”. Per comodità abbiamo già stilato un piccolo elenco che li comprende tutti, evidenziando anche però gli effetti benefici dell’omega 3.

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