Tradimenti tra moglie e marito, che rischi corre l’amante che racconta della relazione

moglie

Il 58% dei mariti in Italia ha confessato di aver tradito la propria moglie e il 46% delle mogli ha confessato di aver tradito il proprio marito.

Con percentuali così elevate di tradimenti, le separazioni  aumentano notevolmente di giorno in giorno e molti si chiedono: nel caso di tradimenti tra moglie e marito, che rischi corre l’amante che racconta della relazione?

Il “per sempre” oggigiorno è sempre meno durevole e spesso i matrimoni finiscono dopo poco tempo, a volte per incompatibilità di carattere che vengono fuori con la convivenza, ma la maggior parte delle volte finiscono per tradimenti dell’una o dell’altra parte.

Il dovere di fedeltà è uno dei doveri più importanti dei coniugi, secondo il nostro codice civile.

Marito e moglie hanno uguali diritti e doveri sanciti dall’art. 143 del codice civile e violare anche uno solo di questi requisiti, significa separarsi in modo giustificato, potendo anche addebitare la separazione al coniuge colpevole, se si dimostra che il matrimonio è finito solo per sua responsabilità. Oggi, però, vogliamo esaminare legalmente la posizione dell’amante che racconta della relazione con un uomo o una donna sposati.

Tradimenti tra moglie e marito, che rischi corre l’amante che racconta della relazione

Tra i doveri maggiormente violati spicca quello della fedeltà coniugale, obbligo sancito sempre dall’articolo 143 sopra citato. Per il nostro ordinamento è tradimento non solo la relazione fisica con un’altra persona, ma anche la relazione platonica. Entrambi minano la fiducia e fanno venir meno questo requisito.

L’amante di uno dei due coniugi che spiattella la relazione, cosa rischia legalmente? È recente una sentenza della Corte di Cassazione la quale ha condannato una donna (amante) per aver inviato alla moglie, tramite WhatsApp, foto che testimoniavano inequivocabilmente, la relazione avuta con il marito.

Ricordiamo che ormai le chat WhatsApp sono a tutti gli effetti una prova per la separazione.

La condanna è avvenuta per “molestia” nei confronti della donna sposata. Ciò significa che, secondo la giurisprudenza, se un o una amante dovessero spiattellare la relazione extraconiugale all’altro coniuge (alla vittima) sarebbero passibili di denuncia e condanna per molestia. Quindi attenzione.

L’amante non può parlare con nessuno della relazione extraconiugale?

L’amante che si confida con un parente, un amico, della relazione che ha intrapreso, corre il rischio di essere denunciata per diffamazione se questo comportamento si ripete per almeno due volte, perché in questo modo mina la reputazione del coniuge tradito, ma anche del traditore i quali hanno tre mesi per presentare querela.

Secondo la Cassazione, non è importante che tali informazioni siano vere e basate sulla realtà, quello che conta è che si mette alla mercé di tutti la vita privata di due persone: il tradito e il traditore, creando un danno irreparabile, soprattutto se ci sono figli. In quest’ultimo caso i coniugi devono fare tutto il possibile per avviare una separazione senza traumi per la prole.

Non si può chiedere il risarcimento dei danni

Fuori dei casi giurisprudenziali elencati, però, tradito e traditore non possono chiedere alcun risarcimento all’amante, rea o reo di aver sfasciato la famiglia. Anzi, secondo giurisprudenza, nemmeno il coniuge fedifrago è tenuto al risarcimento del danno. È tenuto solo all’addebito della separazione nel caso si provi che è solo questo il motivo della fine del matrimonio. L’addebito fa perdere al traditore il diritto al mantenimento, il diritto all’eredità e gli fa pagare tutte le spese processuali.

Approfondimento

Se ci si sta separando, in quali casi un coniuge è costretto a pagare l’addebito

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