Tra le perle della Sicilia, ecco lo scrigno di tesori inestimabili amato da Pippo Baudo

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Pippo Baudo ha compiuto 87 anni tre giorni fa. Il più grande e famoso conduttore televisivo italiano, l’uomo capace di entrare nelle nostre case agli albori della tv e di rimanerci per oltre 50 anni. Tanto da sottolineare come sia stato uno degli inventori della televisione. Siciliano doc, apparso in ottima salute sugli schermi del Tg2, vive a Roma, ma non scorda mai la terra natia. In particolare, tra le tante località che apprezza, ce n’è una che gli è entrata nel cuore. Scopriamo insieme qual è tra le perle della Sicilia lo scrigno di tesori inestimabili amato da Pippo Baudo.

Uno scrigno di tesori inestimabili”, così la definì quando la visitò nel 2019. Questa definizione calza a pennello per il comune divenuto famoso con un altro nome, Vigata, e per la serie televisiva del Commissario Montalbano.

È il luogo principale in cui è stato girato uno dei più grandi successi della tv italiana e chi meglio del re del piccolo schermo poteva definirla?

Scicli il suo vero nome. Il barocco il suo tratto distintivo, insignito, nel 2002, del prestigioso riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco per il suo straordinario centro storico. Da far rimanere davvero a bocca aperta, esattamente come quelli, più famosi, di Noto e Modica.

Le tappe salienti della carriera

Giuseppe Baudo nasce in provincia di Catania nel 1936, la sua collaborazione con la Rai inizia negli anni Sessanta. Diventa ben presto uno dei volti principali della tv pubblica. Re del varietà, il Festival di Sanremo diventa il suo habitat naturale. Condurrà ben 13 edizioni, record, dalla prima nel 1968 all’ultimo nel 2004. Un arco temporale durante il quale presenta trasmissione storiche per la televisione italiana, come “Fantastico”, “Domenica In” e “Luna Park”.

Ha lanciato tantissime donne nel mondo dello spettacolo, da Heather Parisi a Lorella Cuccarini e Michelle Hunziker, alle cantanti Laura Pausini e Giorgia. Senza dimenticare che devono molto a Pippo sia Beppe Grillo che Roberto Benigni, così come Eros Ramazzotti o Andrea Bocelli. Il celeberrimo “l’ho inventato io”, suo paradigma, imitato per anni nella televisione degli anni Novanta.

Tra le perle della Sicilia, è una delle più splendenti

Cosa vedere nella meravigliosa Scicli? Innanzitutto la Chiesa di San Bartolomeo, nel centro storico. Basterebbe solamente la definizione di un altro grande italiano del Novecento, Pier Paolo Pasolini, per descriverla: “una perla dentro le valve di una conchiglia”. Una meraviglia incastrata tra due costoni rocciosi, che spicca per la sua pietra bianca e la sua facciata barocca. All’interno, invece, il meraviglioso presepe ligneo, datato 1573, uno dei migliori esempi dell’arte sacra napoletana.

 

Piazza del Municipio-Scicli-foto da wikipedia

Piazza del Municipio-Scicli-foto da wikipedia

Via Mormina Penna è la massima essenza di Scicli, con i palazzi nobiliari che vi si affacciano, le chiese barocche in pietra color ocra, una vera manna per gli amanti dell’arte e della fotografia.

E poi ancora, le chiese di Santa Maria La Nova, nel quartiere opposto a San Bartolomeo, quella di San Michele e di San Matteo, collocata fuori dal centro abitato, sull’omonimo colle. Per non parlare del curioso dipinto del Cristo in gonnella, che si può trovare nella chiesa di San Giovanni. La splendida statua della Madonna delle Milizie, simbolo di Scicli, visitabile nella Chiesa di Sant’Ignazio.

Un elenco infinito di cose da vedere, fotografare e ammirare, a 9 chilometri dalla costa, perché poi un tuffo nel mare, nelle acque di Donnalucata o di Bruca, è quanto di meglio si possa fare nelle calde giornate estive.

Tra le perle della Sicilia, ecco Scicli, amata da Pippo Baudo, che dovremmo visitare almeno una volta nella vita.

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