Al termine di una settimana che ha visto il Ftse Mib salire di oltre l’1,5%, siamo andati alla ricerca, tra le peggiori azioni della settimana, quelle con un rendimento del dividendo molto buono. Per alcuni investitori, infatti, la ricerca di occasioni di acquisto di azioni con elevato rendimento rappresenta una filosofia di investimento. Cercare, quindi, tra le peggiori azioni della settimana all’interno delle azioni a maggiore capitalizzazione potrebbe essere un ottimo spunto di riflessione.
Ma di quali titoli azionari stiamo parlando?
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Per il nostro studio abbiamo selezionato le società con capitalizzazione superiore ai 500 milioni di euro e che nell’ultima seduta di contrattazioni abbiano scambiato un controvalore superiore a 1 milione di euro. In questo modo si selezionano 66 titoli azionari, di cui 14 hanno registrato una performance negativa. Tra queste si distinguono ENI, Unipol e Banca IFIS che al momento presentano un rendimento del dividendo superiore al 6%. Quale potrebbe essere il futuro di medio/lungo periodo per queste azioni?
Per il cane a sei zampe è il momento delle decisioni: le indicazioni dell’analisi grafica
Allo stato attuale convivono sul titolo due proiezioni contrastanti. Da un lato c’è la proiezione rialzista indicata dalla linea continua che sta trovando enormi difficoltà nel superare l’ostacolo in area 15,236 €. D’altra parte la proiezione ribassista (linea tratteggiata) potrebbe prendere il sopravvento nel caso di chiusure settimanali inferiori a 14,5 €.
Le resistenze frenano la corsa di Unipol: le indicazioni dell’analisi grafica
La tendenza in corso è saldamente rialzista, ma da alcune settimane le quotazioni si stanno scontrando con la resistenza in area 5,37 €. Il superamento di questo livello potrebbe favorire un allungo rialzista secondo lo scenario indicato in figura. Solo una chiusura settimanale inferiore a 4,94 € potrebbe favorire un’inversione ribassista.
Con un rendimento del 10% le azioni Banca IFIS sono molto interessanti: le indicazioni dell’analisi grafica
La tendenza in corso è saldamente rialzista e solo una chiusura settimanale inferiore a 15,07 € potrebbe sconfessare lo scenario indicato in figura. Una conferma del rialzo, invece, potrebbe arrivare da una chiusura settimanale superiore a 17,27 €.
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