In una seduta che ha visto il Ftse Mib chiudere in frazionale ribasso, ci sono state azioni che hanno fatto molto peggio dell’indice principale. Tra le 100 azioni più importanti del Ftse Mib ecco quelle che hanno perso oltre il 3% al termine della seduta: Buzzi, De Longhi, MFE, Juventus. Tra questi titoli azionari non andremo ad analizzare le MFE e la Juventus. Il primo in quanto negli ultimi giorni, causa decesso di Berlusconi, sono state nell’occhio del ciclone con variazioni importanti e, quindi, potrebbero essere caratterizzate da forte volatilità. Il secondo in quanto in periodo di calciomercato potrebbe registrare un aumento di volatilità,
Continua la debolezza di Buzzi Unicem che ora potrebbe accelerare al ribasso: le indicazioni dell’analisi grafica
Indice dei contenuti
Il titolo Buzzi Unicem (MIL:BUZ) ha chiuso la seduta del 15 giugno a quota 22,36 €, in ribasso del 3,04% rispetto alla seduta precedente.
Ancora una volta l’area di resistenza a 23 € ha frenato l’ascesa delle quotazioni. La chiusura giornaliera inferiore a 22,42 € potrebbe favorire un’accelerazione ribassista secondo lo scenario indicato in figura. Da nota che il primo livello di inversione, area 21,22 €, già in passato ha frenato la discesa del titolo.
Tra area 21 € e 23 €, quindi, potrebbe decidersi il futuro di breve termine del titolo Buzzi Unicem.
Tra le 100 azioni più importanti del Ftse Mib, De Longhi è quella che ha perso di più con un ribasso di circa il 4%: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo De Longhi (MIL:DLG) ha chiuso la seduta del 15 giugno a quota 18,72 €, in ribasso del 3,95% rispetto alla seduta precedente.
Come si vede dal grafico la tendenza in corso è ribassista e la rottura del supporto in area 18,74 €, dopo il tentativo di recupero, potrebbe favorire un’accelerazione ribassista verso area 16,32 €. Qualora, poi, anche questo supporto dovesse cedere, allora le quotazioni potrebbero dirigersi verso il punto di inversione in area 13,90 € dove la probabilità che si assista a un cambio di tendenza dovrebbe essere molto elevata.
Nel breve, invece, un segnale rialzista potrebbe arrivare da una chiusura giornaliera superiore a 18,74 €. In questo caso si potrebbe ipotizzare un rapido ritorno in area 20 €.
Da notare che tutti gli indicatori sono impostati al rialzo.
Letture consigliate
Mangiare bene e spendere poco in Umbria: i borghi bellissimi dove ci porta la guida Michelin