I principali media ieri hanno analizzato, sia pur per sommi capi, i principali provvedimenti assunti dal Governo. In particolare, ha stupito il provvedimento, relativo al cosiddetto extra gettito bancario. E pochi giorni fa è stato approvato un ordine del giorno di Fratoianni, relativo ad ipotesi di nuova imposizione patrimoniale.
In questo articolo “tra imposizione fiscale sulle banche e odg di Fratoianni” spiegheremo perché riteniamo altamente improbabile una imposizione di questo tipo e cosa devono attendersi i cittadini italiani in materia fiscale.
L’odg di Fratoianni
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Iniziamo la nostra disamina su alcune novità in ambito tributario, dall’odg presentato da Fratoianni. Questo parlamentare, leader di Sinistra italiana, ha presentato un ordine del giorno, che impegna a valutare l’introduzione di una imposta patrimoniale. Non vale, a nostro modesto avviso, neppure la pena di entrare nei dettagli tecnici dell’ipotesi patrimoniale, formulata da Sinistra italiana. Perché ben più importante è comprendere cosa sia un ordine del giorno. Si tratta di un documento, che impegna a valutare una proposta, non necessariamente a recepirla. Quindi è come affermare che verrà formulata un’ipotesi di normativa che, come sempre, verrà valutata.
Sin qui, nulla che faccia pensare ad una introduzione della patrimoniale. Proprio perché valutare un’ipotesi non significa necessariamente approvarla. Ma occorre anche dire che l’odg è stato approvato dall’esecutivo per errore. Capita infatti che, da parte di Governo e Parlamento, vengano avanzate molte ipotesi e talora alcune non siano attentamente studiate. Del resto, sono spesso più i tecnici di partito o delle istituzioni, che definiscono aspetti tecnici e articolati di una normativa, che non i parlamentari, e quindi ecco che talora neppure i politici comprendono appieno la portata di determinati provvedimenti. Non a caso, fonti governative si sono affrettate a precisare che l’approvazione dell’odg è intervenuta per errore e che non sarà dato alcun seguito ad un provvedimento di questo tipo.
La composizione del Parlamento e il ruolo dei partiti di centro
Ma, a prescindere da odg o orientamenti governativi in materia di imposta patrimoniale, una tale imposta potrebbe comunque venire approvata?
Preliminarmente, occorre osservare che di imposte di questo tipo ne esistono già nel nostro ordinamento. Ad esempio il bollo auto è una imposta di tipo patrimoniale.
Ma l’orientamento politico del Governo e la composizione dell’attuale Parlamento ci inducono a ritenere che le ipotesi alla Fratoianni rimarranno nel libro dei sogni suoi e di Sinistra italiana, o di qualsiasi altro esponente politico, che voglia avanzarle.
La ragione principale è ovvia. A parte alcune differenze su altre materie, tutti i partiti di destra e di centro, che formano l’attuale maggioranza, sono accomunati da alcuni principi. Tra questi, l’avversione all’introduzione di una imposta patrimoniale generalizzata, ferme restando le forme di imposizione patrimoniale già in essere.
A tale riguardo, occorre aggiungere che anche i partiti di centro Azione e Italia viva, proprio in occasione dell’odg di Fratoianni, si sono affrettati a scagliarsi contro tale ipotesi. Una maggioranza parlamentare, quindi, contraria all’imtroduzione di una patrimoniale, ancor più larga di quella dei partiti al Governo.
Il ruolo delle prossime elezioni europee
Se c’è un aspetto, che i parlamentari hanno sempre ben presente, è quello delle promesse elettorali. Impostare la propria azione politica in difformità dalla base programmatica, con cui si sono presentati alle elezioni, rischia infatti di comportare un loro mancato rinnovo alle prossime elezioni.
E proprio a tal riguardo, non possiamo sottovalutare il ruolo delle prossime elezioni europee.
Si terranno il prossimo anno e sono elezioni su base proporzionale.
Questo implica un appuntamento elettorale ravvicinato, e nel quale ognuno corre per sé. Per molti candidati, quindi, questo implica un rischio rilevante di non ottenere i voti necessari per essere eletti, sopratutto su un tema così divisivo e scottante, come quello di una imposizione patrimoniale.
Condividerla, da parte di parlamentari non solo di destra, ma anche di centrodestra e di centro, come quelli di Azione e Italia Viva, comporterebbe per i candidati il rischio di una netta troncatura elettorale.
Ma su temi di questa rilevanza, persino il PD sta conoscendo rilevanti bocciature. Non dobbiamo infatti dimenticare che tra i delegati, era stato scelto Bonaccini come segretario, e quindi molti non seguono la linea maggiormente spostata a sinistra della Schlein, e sicuramente non sono favoevoli all’introduzione di una patrimoniale.
La più logica conseguenza di tali aspetti sarebbe, a nostro avviso, una palese bocciatura di una ipotesi patrimoniale, in sede parlamentare.
L’imposizione sulle banche non è una patrimoniale, ma allora cos’è?
Tra imposizione fiscale sulle banche e odg di Fratoianni: cosa attendere quindi? Qualcuno potrebbe obiettare che una sorta di patrimoniale è quella appena varata dall’Esecutivo, relativa all’extra gettito fiscale delle banche. Ma sbaglierebbe. Questa imposta non si riferisce al patrimonio, ma al reddito extra generato dalle banche, a fronte dell’incremento dei tassi da parte della BCE, e quindi frutto del divario tra i tassi attivi e passivi.
Che tipo di imposta è? A nostro avviso, una flat tax incrementale, visto che colpisce il maggior reddito realizzato rispetto a quelli generati in una fase, in cui le banche non si avvantaggiavano della politica monetaria della BCE. Solo che, mentre solitamente la flat tax si basa su aliquote ridotte, rispetto alle ordinarie, in questo caso si è voluto stabilire un’aliquota del 40%, ma questa non riguarda asset patrimoniali. D’altra, parte, basta leggere la normativa sul punto, per rendersi conto che ricalca pedissequamente quella relativa alla tax flax incrementale, già in essere.
Tra imposizione fiscale sulle banche e odg di Fratoianni: considerazioni finali
Per tutti i motivi esposti, a nostro avviso l’ipotesi di imposte patrimoniali resta decisamente remota. La prossima riforma fiscale tenderà, invece, ad un generale abbassamento della imposizione fiscale per i cittadini. Peraltro già in essere, come dimostrato dalla flat tax incrementale per il 2.023 e dal taglio del cuneo fiscale. Ciò non esclude un eventuale incremento di imposizione fiscale per settori particolarmente avvantaggiati dalla situazione economica, ma nulla che riguardi forme di imposizione patrimoniale.
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