Tra i profili più richiesti per lavorare in banca e guadagnare anche più di 1.600 euro c’è questo candidato a digiuno di finanza e ragioneria

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La ripresa economica post-Covid sta surriscaldando il mercato del lavoro. Aziende e P.A. assumono personale a tempo indeterminato, tanto al Nord quanto al Sud.

Nel privato, un’occupazione che da sempre ruba l’attenzione di chi cerca un lavoro riguarda il mitico posto in banca. Sin dalla notte dei tempi questo lavoro viene associato ai concetti di prestigio e stabilità, possibilità di carriera e un ricco stipendio a fine mese. Vediamo come stanno realmente le cose. Scopriremo che tra i profili più richiesti per lavorare in banca e guadagnare un buon stipendio c’è anche chi non esce da percorsi prettamente economici.

Tutto cambia, anche per chi sogna di lavorare in banca

Nelle aziende private, banche incluse, contano molto le abilità e il saper fare, oltre ai titoli. Detta brutalmente, chi paga lo stipendio s’innamora di virtù (del candidato) quali problem solving e capacità di creare valore aggiunto. Cioè se una risorsa gli costa 5, essa dovrà essere capace di generare ricchezza per 10. Sarà “antipatico” dirlo, ma meglio guardare in faccia la realtà e capire come gira la giostra.

Premesso ciò, oggi la concorrenza tra candidati è fortissima e i contratti sono meno ricchi (soldi, carriere, formazione, etc) rispetto a quelli di un tempo. Le banche rispondono costantemente agli azionisti che chiedono utili in linea o sopra le attese. Per cui comprimono perennemente i costi (spese del personale incluse) e puntano alla massimizzazione dei margini.

Profili maggiormente chiesti in banca

Per aumentare le chances di assunzione, meglio sapere cosa chiede il mondo bancario e puntare a quelle mansioni. Per chi punta al primo ingresso, è bene sapere che i ruoli più richiesti sono:

  • consulenti e promotori finanziari. Quest’ultimi sono iscritti all’Albo e retribuiti a provvigioni. I primi, invece, sono assunti con contratto bancario ma nei fatti operano come i secondi;
  • gli addetti alla clientela retail (famiglie e singoli risparmiatori);
  • gli addetti alla clientela corporate (piccole e medie aziende);
  • lo sportellista;
  • lo specialista di Internet e di tutto ciò che rimanda alle nuove tecnologie digitali.

L’”intruso”, quindi, sarebbe proprio quest’ultima figura, che mastica più di byte che non di partita doppia e bilanci. In un Mondo sempre più digitale, le sue competenze valgono oro e sono fondamentali per penetrare e presidiare il mercato.

Quanto alle prime 3 figure, invece, esse hanno un minimo comune multiplo chiaro e ben evidente: vendere. È questa, infatti, una delle attività dai margini elevati grazie alle ricche commissioni.

Tra i profili più richiesti per lavorare in banca e guadagnare anche più di 1.600 euro c’è questo candidato a digiuno di finanza e ragioneria

Sicuramente alcuni percorsi scolastici garantiscono maggiori probabilità di lavoro, successo e carriera anche nel mondo delle banche.

Lo studio di materie come economia, ragioneria, finanza, diritto e affini aprono le porte per le figure standard bancarie. Le classi di studio di matrice informatica, invece, spalancano le porte per gli ingressi agli specialisti IT.

Infine le materie umanistiche sono utili per i candidati che si occupano di risorse umane. Su questo fronte, però, le assunzioni sono numericamente esigue.

Nel secolo scorso era ampio il peso dei diplomati (soprattutto ragionieri) tra gli assunti, mentre oggi vale il contrario. Considerato l’appiattimento delle retribuzioni, le banche puntano in primis ai candidati capaci e “titolati”.

Quanto alle retribuzioni, tutto varia da caso a caso. Gli stipendi dei neoassunti oscillano sui 1.200 euro circa, che salgono anche a 1.600-1.700 euro dopo qualche anno di esperienza. Al crescere dei ruoli e delle responsabilità (i quadri, per esempio) le paghe si attestano sopra i 2mila euro.

Come trovare l’offerta e come candidarsi

Tra i profili più richiesti per lavorare in banca ve ne sono alcuni anche impensabili. Le banche sono delle aziende private e, tranne la Banca d’Italia, non si accede per concorso. Pertanto le vie che portano al colloquio e alla possibile firma del contratto sono molteplici e variegate.

Si parte dalle inserzioni specifiche per arrivare alla sempreverde candidatura spontanea. Al riguardo, il nostro consiglio è quello di collegarsi alla sezione “Lavora con noi” degli istituti e vedere se e quali sono i profili vacanti. Poi procedere con l’invio del proprio CV che, manco a dirlo, deve essere anzitutto veritiero e possibilmente originale.

Poi si potrebbe allegare anche una lettera di presentazione originale e non copiata. I selezionatori, infatti, spulciano ogni giorno decine e decine di CV, per cui le solite frasi passano inosservate. Meglio 10 righe originali ed esclusive che catturino la sua attenzione che una frase presa dalla rete e che ricompare in centinaia e centinaia di CV.

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