L’inflazione ormai è arrivata all’8% ed inoltre è imminente l’aumento dei tassi di interesse in Europa. Questi fattori obbligano il risparmiatore a rivedere la strategia di protezione dei propri risparmi. Ma come proteggere i propri soldi? Chi ha dei risparmi sul conto corrente, cosa deve fare? Ecco 2 valide soluzioni.
Oggi chi lascia il denaro in giacenza sul conto corrente si espone ad una tassa occulta che erode il risparmio. Con un’inflazione all’8%, ciò che oggi possiamo comprare con 1.000 euro tra un anno costerà 1.080 euro. In questo momento storico, più che in altri, non conviene tenere i risparmi sul conto, ma impiegarli in strumenti che possano proteggerli.
Per individuare lo strumento di investimento adatto occorre prima di tutto avere ben chiaro quali siano gli obiettivi di investimento. Poste italiane grazie ai Buoni fruttiferi postali può coprire le esigenze di investimento dei risparmiatori per il breve, il medio e il lungo periodo. Il Buono postale 4×4 è quello con la durata maggiore. Questo strumento è dedicato a chi vuole massimizzare il risparmio nel lungo periodo.
Tra Buono postale 4×4 e BTP di pari durata questo è l’investimento migliore con 10.000 euro
Indice dei contenuti
Immaginiamo un investitore che abbia 10.000 euro sul conto corrente e che desideri massimizzare il rendimento nel lungo periodo. Scopriamo quanto potrebbe ottenere investendo quella cifra in un Buono 4×4.
Il Buono fruttifero 4×4 ha una durata massima di 16 anni. Questo strumento ha rendimenti crescenti ogni 4 anni. Le Poste hanno appena rivisto i tassi. Adesso il Buono offre un ritorno dell’1% annuo nei primi 4 anni e dell’1,5% annuo nel secondo quadriennio.
I rendimenti passano all’1,75% dal nono al dodicesimo anno, mentre negli ultimi 4 anni il rendimento annuale è del 3%, al lordo delle imposte.
Quanto incasserebbe un risparmiatore investendo 10.000 euro adesso e riscattandoli tra 16 anni alle attuali condizioni di mercato? I 10.000 euro di oggi si trasformerebbero, al momento del rimborso, in poco più di 16.050 lordi, che, al netto, diventerebbero 15.300 circa. Quindi il rendimento netto sarebbe di circa il 50% in 16 anni.
Questo Buono postale è lo strumento migliore oppure possiamo trovare uno strumento che rende di più, ma con lo stesso basso rischio?
Il BTP, scadenza settembre 2038 (Isin: IT0005321325), potrebbe essere un investimento alternativo all’impiego dei 10.000 euro in Buoni postali. Il rischio tra Buono postale 4×4 e BTP 2038 è uguale perché entrambi i titoli sono garantiti dal Ministero dell’Economia. Inoltre su entrambi i titoli viene applicata una tassazione fiscale agevolata al 12,5%.
Il BTP distribuisce delle cedole annuali pari al 2,95% e quota a 93,6 centesimi. Acquistando il Buono del Tesoro poliennale, a queste condizioni, si otterrà un rendimento netto annuo a scadenza del 3,1%. In totale il 50,5% del capitale investito.
Un Buono anche per i bambini
Il BTP 4×4 è quello con la durata più lunga, ma le Poste offrono anche Buoni postali con una durata inferiore. Attualmente Poste Italiane offrono 7 tipi diversi di buoni fruttiferi postali ognuno con una scadenza diversa ed ovviamente un rendimento diverso. Tra questi c’è anche uno strumento appositamente pensato per i minori, la cui durata può arrivare fino a 18 anni.
Approfondimento