Proprio quando la primavera sembrava essere ormai a un passo, ecco che nel weekend, in Italia, è tornato prepotentemente l’inverno. Abbassamento repentino delle temperature, pioggia e neve quasi ovunque. Se per gli amanti dello sci è indubbiamente una buona notizia, per quelli delle gite fuori porta, sicuramente meno. Per coloro che adorano il caldo, ecco la possibilità di vivere un weekend di marzo in Andalusia, in Spagna, in una città che in pochi conoscono. Scopriamo insieme quale.
Non è Siviglia e neppure Malaga. Non Marbella né Cadice, né Granada. Eppure non è una città piccola, anzi. Quasi 150mila abitanti, situata a 10 km dall’Oceano Atlantico. Guarda da vicino il continente africano ed è gemellata con Genova, e tra poco scopriremo perché. Stiamo parlando di Huelva, capoluogo dell’omonima provincia dell’Andalusia. Una delle mete preferite per chi cerca un clima mite anche d’inverno.
La sua importanza turistica è cresciuta negli ultimi anni, ma non ha ancora raggiunto i livelli di alcune mete della medesima regione. Per questo, andarci ora potrebbe essere un affare economico, per un tenore di vita sicuramente più basso rispetto alle più famose città limitrofe.
Cosa vedere a Huelva
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Il centro storico di Huelva si gira comodamente a piedi, tuttavia alcune attrazioni sono distanti da questo. La rete di autobus è, però, molto ben distribuita e permette di arrivarvi tranquillamente. Plaza de Las Monjas è il cuore di Huelva. Colorata, come gran parte della città, dai famosi azulejos, le piastrelle con cui sono decorate gran parte delle case, è contraddistinta dalla statua di Cristoforo Colombo. Il famoso navigatore genovese partì proprio da queste parti per arrivare a scoprire l’America. Qui molto parla di lui, ecco spiegato il motivo del gemellaggio con il capoluogo ligure.
Due sono le chiese da non perdere. Quella di San Pietro, risalente al 1300 è stata costruita su un’antica moschea, in stile gotico mudejar, ovvero con tratti chiaramente arabi. La seconda è la cattedrale, dedicata a Nostra Signora della Mercede. Tratti di Rinascimento e di Barocco, per una chiesa costruita nel 1600 e continuamente ristrutturata, anche per via di due terribili terremoti.
Torna la neve in Italia? No panic, andiamo in Andalusia
Nei dintorni, invece, sono almeno due le attrazioni che meritano una visita. Sempre legato a Cristoforo Colombo è il Santuario di Nostra Signora della Centa. Il luogo in cui si recò per chiedere protezione per il viaggio che cambiò la storia del Mondo. Lo fece in questa chiesa, che si trova su un’altura a qualche chilometro dal centro storico.
Legata al mare anche la seconda attrazione. Il Muelle de Rio Tinto, un pontile costruito nel 1874 sul fiume Odiel, per fini commerciali. 1.165 metri di lunghezza, circa 150 tonnellate di ferro per costruirlo. Oggi è rimasto uno dei simboli di Huelva, da cui poter ammirare splendidi tramonti.
Poco fuori dalla città, infine, si possono visitare tre luoghi significativi nella vita di Cristoforo Colombo. Le cittadine di La Rabida, Palos de la Frontera e Moguer. Nella prima c’è un monastero trecentesco sulle rive del Molo delle Caravelle, riprodotte in maniera fedele all’originale. Palos è il luogo in cui salparono e si può visitare la casa museo del capitano della Pinta, Martin Alonso Pinzon. A Moguer, invece, si può visitare un altro monastero del Trecento, quello di Santa Chiara, oltre alla casa museo di Juan Ramon Jimenez, premio Nobel per la letteratura nel 1956.
Torna la neve in Italia? Prendiamo un aereo destinazione Andalusia per visitare Huelva, una perla economica, ancora poco conosciuta.