Tonno in scatola: se non conosci queste 3 informazioni non puoi sceglierlo bene

Tonno in scatola, come sceglierlo?

Si tratta del cibo simbolo di universitari fuori sede, eterni scapoli, ma anche di tutti quanti vogliono mangiare pesce in maniera rapida e facile. È saporito e si conserva a lungo. Ma siamo sicuri di sapere come sceglierlo?

Sapremo certamente che alle spalle di un prodotto alimentare venduto al grande pubblico come una scatola di tonno c’è una catena complessa ed efficiente. Ci risolve milioni di problemi, soprattutto in fatto di comodità e di prezzi competitivi. A noi spetta solo ricordare le informazioni che davvero abbiamo a cuore per scegliere il prodotto che fa per noi. Ci sarà sempre spazio in dispensa per il tonno in scatola: se non conosci queste 3 informazioni sbagli di certo.

Scegliere secondo la tipologia e anche secondo la provenienza

Il primo trucco sembrerà un gioco da ragazzi per molti consumatori attenti, ma è utile da ricordare. Se vogliamo valutare la reale convenienza di un prodotto, controlliamo il peso sgocciolato del prodotto. Tra le tecniche di vendita più diffuse ci potrebbe essere quella di mostrare un prodotto più voluminoso della realtà, così come di mostrare il peso sgocciolato tra le informazioni meno appariscenti.

Controlliamo il peso sgocciolato del prodotto

Controlliamo il peso sgocciolato del prodotto-proiezionidiborsa.it

La scelta tra tonno al naturale e conservato sott’olio potrebbe avere conseguenze caloriche che farebbero privilegiare il primo tipo per chi segue regimi stretti di dieta. Ma poiché l’olio ha anche caratteristiche di conservazione, la sua assenza potrebbe risultare compensata da un aumento di sale.

La qualità del prodotto può variare molto in base alla provenienza. Nel caso del tonno, questa viene indicata talvolta (non è obbligatorio) secondo la sigla FAO seguita da un numero indicativo dell’area di riferimento. Secondo gli esperti, tra le aree più sicure ci sarebbero la 71 e la 81 (riferite all’Oceano Pacifico), da cui peraltro arriva parte considerevole del tonno a pinne gialle consumato in Italia. La regione di provenienza è utile più che altro in riferimento alla qualità delle razze di tonno presenti nell’ecosistema.

Se abbiamo a cuore il metodo di pesca e le tipologie a rischio, dovremmo evitare pesci catturati ricorrendo a meccanismi FAD. Questi, infatti, sono in grado di utilizzare molte tipologie di pesci, uccidendo anche animali non utili al fine. Non tutti i produttori presentano una descrizione così ampia. Ma dovremmo sapere che i prodotti che ottengono la certificazione ISO22005 hanno piena tracciabilità del prodotto nelle fasi che vanno dalla pesca allo scaffale. Di conseguenza potremmo risalire all’informazione che ricerchiamo.

Tonno in scatola: se non conosci queste 3 informazioni sbagli di certo

Inoltre ricordiamo che la qualità pinne gialle, per quanto molto diffusa, è anche tenuta sotto controllo per le minacce degli ultimi decenni rispetto ad una sua possibile estinzione. Nel 2021 comunque l’agenzia dell’ONU preposta al controllo delle specie l’ha dichiarata uscita dall’area di rischio imminente dopo anni di politiche di controllo.

La specie di tonno pinne gialle è tenuta sotto controllo per una sua possibile estinzione

La specie di tonno pinne gialle è tenuta sotto controllo per una sua possibile estinzione-proiezionidiborsa.it

Per conservare il tonno in scatola, una volta aperto, ricordiamo di spostarlo in frigo all’interno di un contenitore per alimenti chiuso e di consumarlo nel giro di circa 4 giorni per evitare rischi.

Quando lo utilizziamo facciamo solo attenzione agli abbinamenti con cui mangiarlo; infatti, se associato al Parmigiano, potrebbe causare qualche rallentamento di digestione per la contemporanea presenza di due proteine cosiddette nobili.

Ma la vera delizia potrebbe essere utilizzarlo per preparare in pochi minuti dei peperoni ripieni al forno.

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