Una prassi molto diffusa tra i coniugi o più in generale tra familiari è avere un conto corrente cointestato, per un’ampia gamma di motivi. Fra questi ricade, a volte, la volontà di eludere il fisco facendovi rientrare, ad esempio, redditi in nero. Tuttavia questo modus operandi può ritorcerci contro, come illustrato nell’articolo Brutte sorprese per chi ha un conto corrente cointestato e fa queste operazioni. Inoltre, spesso possono sorgere problemi quando si verifica il decesso di uno dei due cointestatari o tra loro non regna più la serenità.
Molti, si chiedono come si possa fare per togliere il nome dal conto cointestato in modo facile e veloce per evitare guai. Ma prima di entrare nel merito, è bene conoscere come funziona e cosa comporta avere un conto corrente cointestato con una o più persone.
Cos’è un conto corrente?
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A dare una definizione chiara del conto corrente è il nostro legislatore all’art. 1823 del codice civile.
Ovvero è un contratto con cui le parti versano sul conto somme di denaro e allo stesso tempo possono effettuare operazioni, come prelievi, accrediti, ecc.
Tuttavia, si badi bene versare i soldi su un conto cointestato non vuol dire trasferire la proprietà, in quanto il diritto di credito rimane di chi ha versato i soldi. Come illustrato nell’articolo “Arriva un terremoto incredibile per i soldi sul conto cointestato perché cambia tutto quando si condividono i titoli e le giacenze con altre persone”.
Il conto cointestato può inoltre essere a firma congiunta o disgiunta. In particolare nel primo caso, per ogni operazione è necessario il consenso di tutti i cointestatari, mentre nel secondo caso, ogni cointestatario può operare singolarmente.
Togliere il nome dal conto cointestato in modo facile e veloce per evitare guai
Ma se, da un lato, avere un conto cointestato può essere vantaggioso per vari motivi, ad esempio di comodità, dall’altro possono esserci degli svantaggi. Ovvero, qualora l’altro cointestatario ha accumulato debiti sul conto, nei confronti della banca sono considerati solidalmente responsabili tutti i cointestatari del conto. E ciò a prescindere da chi abbia effettuato i prelievi. Allora, nell’ipotesi in cui ci accorgiamo che l’altro cointestatario ha un comportamento non proprio esemplare e volendo evitare di rimetterci, cosa si potrà fare?
Sarà necessario esprimere la propria volontà di recesso alla banca, dandone un preavviso di almeno 15 giorni, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC. Infatti, ciascuno dei contraenti può liberamente decidere di recedere dal contratto in qualsiasi momento.
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