Abitudine, posizione per darsi un certo tono o semplice pudore, spesso accavalliamo le gambe senza accorgerci. Ci sono alcuni motivi per cui dovremmo cambiare postura.
Un centro di osteopatia francese offre una spiegazione interessate sull’abitudine di incrociare le gambe. Questa consuetudine sarebbe tutta occidentale e causata in gran parte dall’altezza dei nostri tavoli. I giapponesi, ad esempio, non accavallano quasi mai le gambe, questo perché sarebbero abituati a mangiare seduti sui talloni con tavoli bassi.Le nostre scrivanie o tavoli, invece, ci pongono in una posizione dove il tronco non forma un angolo retto con le gambe ma un angolo di 110° più o meno. Per evitare la contrazione degli addominali e non cadere in avanti, saremmo portati ad accavallare le gambe. Si tratterebbe di spostare il baricentro del corpo leggermente all’indietro. Vediamo quindi perché dovremmo cambiare posizione.
Se tieni sempre le gambe accavallate, fai attenzione alla circolazione! Comprimendo la zona posteriore delle ginocchia si va schiacciare una zona fondamentale per la circolazione tant’è che spesso accusiamo intorpidimento e piedi freddi. Questi ultimi sono i segnali che dovremmo alzarci e fare quattro passi. Se ci troviamo a casa alla scrivania possiamo utilizzare degli strumenti chiamati rulli o massaggiatori plantari a riccio in silicone o legno che sono molto utili.
Disallineamento delle anche o della colonna vertebrale
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Uno studio coreano del 2020 ha rilevato che con il tempo e soprattutto se accavalliamo sempre la medesima gamba potremmo creare disallineamenti a livello del bacino. Infatti, quando ci sediamo con le gambe accavallate un’anca è più alta dell’altra. Incrociando sempre le gambe dal medesimo lato aggraveremmo la situazione. Un’indagine inglese riporta che circa il 62% del campione accavalla la gamba destra, il 26% la sinistra mentre il 12% non ha preferenze. Sarebbe addirittura da preferire l’incrocio delle gambe all’altezza delle caviglie invece che l’accavallamento delle ginocchia.
Come combattere la sedentarietà da ufficio
L’Osservatorio Nazionale sull’attività fisica e sedentarietà, ente francese che promuove l’attività motoria, afferma che occorrerebbe alzarsi 5 minuti ogni mezz’ora per 8 ore. Questa semplice abitudine ridurrebbe la glicemia del 34% rispetto a chi sta seduto per più tempo. Una buona pratica per chi lavora in smart working sarebbe utilizzare una scrivania regolabile in altezza in modo da lavorare in piedi per alcune ore. Molti utilizzano un escamotage per alzarsi con regolarità: berrebbero da un bicchiere invece che dalla bottiglietta in modo da riempirla con più frequenza.
Esercizi alla scrivania
Gli esercizi da fare alla scrivania sono molto utili per alleviare le tensioni muscolari. Eseguiamo rotazioni delle spalle in avanti e poi indietro. Solleviamo le gambe ad angolo retto con il tronco e manteniamo la posizione per 15 secondi. Altro esercizio: cerchiamo di alzare le spalle, allungando il tronco ed i muscoli addominali e poi rilasciamo. Infine mettiamo entrambe i piedi sul pavimento e alziamoli sulle punte poi appoggiamo di nuovo i talloni. Questi brevi esercizi dovrebbero esser ripetuti almeno 3 volte mentre stiamo lavorando alla scrivania.
Ecco dunque perché se tieni sempre le gambe accavallate dovresti cambiare abitudine.