Ti fanno male i capelli? Si chiama tricodinia, ecco cos’è e come trattarla.
Possono i capelli fare male? In realtà ad essere dolente è la superficie del cuoio capelluto. Eppure la tricodinia ci dà la sensazione che a farci male siano proprio le radici dei capelli. Può scatenarsi con il contatto, allora sentiamo fastidio nel toccarli, spostare le ciocche, o anche solo carezzarli. Ma il dolore può essere anche continuo e spontaneo. Il tipo di sensazione può essere simile a quella scatenata da un livido, o è come se qualcuno ci tirasse i capelli. Oppure può esserci bruciore, prurito o formicolio.
Ti fanno male i capelli? Si chiama tricodinia, ecco cos’è e come trattarla
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A cosa è dovuta la tricodinia?
È un’allodinia, cioè un disturbo neuropatico in cui il dolore cutaneo si scatena in seguito a stimoli normalmente innocui. Come il semplice tocco.
Succede a causa dell’abbassamento della soglia di attivazione dei nocicettori, terminazioni nervose diffuse nella cute. Le cause non sono del tutto chiare, ma probabilmente si tratta di un’infiammazione, in questo caso ai follicoli piliferi.
Spesso non è lampante, ma analizzando la situazione è possibile risalire alla causa.
No allo stress, sì ai controlli
A volte la tricodinia si associa a telogen effluvium, cioè una copiosa caduta dei capelli. Questo può aumentare lo stress e di conseguenza acuire anche i sintomi spiacevoli. Ti fanno male i capelli? Non allarmarti. Il telogen effluvium è una condizione reversibile, non comporta un diradamento permanente.
È vero che potremmo trovarci di fronte anche ad un caso di alopecia. L’alopecia ha diverse forme, ed esiste anche quella da stress. Per la diagnosi è necessario rivolgersi al dermatologo.
Oltre a fasi di forte caduta, ci sono altre circostanze che possono scatenare la tricodinia. Tra queste abbiamo dermatite, psoriasi, follicolite, seborrea ed altre patologie della cute. Molte persone lamentano l’intensificarsi della tricodinia quando la cute è molto grassa. Queste affezioni sono risolvibili, o comunque decisamente attenuabili con le giuste cure.
Altre possibili cause
Ci sono fattori meccanici che scatenano l’infiammazione dei muscoli erettori dei capelli. Succede per un’eccessiva trazione, quando portiamo acconciature troppo strette, come code alte o chignon tiratissimi. Soprattutto quando teniamo per molte ore i capelli in posizioni innaturali. Anche l’uso di accessori pesanti può causare traumi ai muscoli erettori. Così l’uso del casco o qualsiasi cosa eserciti peso, pressione o trazione.
Persino il bruxismo può essere una causa scatenante, perché sottopone la cute ad una forte sollecitazione neuromuscolare.
Ti fanno male i capelli? Si chiama tricodinia, ecco cos’è e come trattarla. I rimedi da provare
Fermo restando che in concomitanza con un’alterazione cutanea o una caduta sospetta è bene consultare il dermatologo, esistono rimedi semplici ed in certi casi risolutivi. Provate a massaggiare il cuoio capelluto. Rilassa e distende la muscolatura e stimola la circolazione. Il sangue porta ossigeno e nutrimento ai bulbi, mantenendoli in salute. Questa pratica è utile sia in caso di cause esterne che interne, ed è un ottimo antistress. È importante usare mani pulite, non graffiare la cute e smuoverla delicatamente, senza tirare gli steli o sfregarli tra loro.
Anche l’attività fisica e la corretta postura agiscono beneficamente sullo stato della nostra testa.
L’altro consiglio è quello di non usare acqua troppo calda, aria troppo calda e shampoo troppo aggressivi. È un’ottima cosa inoltre proteggere cute e capelli dal sole e dalla salsedine. Ed evitare le acconciature scomode e strette. Infine, vale la pena di ricordarlo, una dieta sana e bilanciata e una buona idratazione sono imprescindibili per mantenere cute sana e capelli resistenti.