Thè cinese perfetto con un ingrediente insolito nell’acqua bollente

teiera

Thè cinese perfetto con un ingrediente insolito nell’acqua bollente. È un’antica tradizione cinese dell’ottavo secolo e venne inaugurata dal leggendario Lu Wu, il primo apostolo del thè che la storia ricordi. Ecco i suggerimenti, sul miglior metodo per servirlo, trovati dagli Esperti di Cucina di ProiezionidiBorsa.

Il grande insegnamento di Lu Wu

Lu Wu scrisse un’opera in tre volumi per spiegare la natura della pianta del thè, un cespuglio di cui si raccolgono le foglie. Spiegò poi l’attrezzatura che occorre per la miglior bollitura dell’acqua e le regole per servire la bevanda.

Che richiede necessariamente un thè con foglie di migliore qualità. Egli spiegò bene che tipo di acqua si deve usare per fare un buon thè. Contrariamente a quanto si pensi, cioè, l’acqua di montagna è senz’altro la migliore, seguita da quella di fiume e dopo da quella delle sorgenti.

Thè cinese perfetto con un ingrediente insolito nell’acqua bollente

Il primo grado di ebollizione, scrive Lu Wu, si ha quando sulla superficie dell’acqua si vedono bollicine piccole, simili a occhi di pesce. Il secondo grado si verifica quando le bollicine sono cresciute e assomigliano a perle di cristallo in una fontana. Il terzo grado si ha quando l’acqua bolle furiosamente nella teiera.

Il sale va aggiunto nel primo stadio, la polvere del thè nel secondo. Quando inizia la terza fase dell’ebollizione, bisogna prendere la teiera e versarci dentro un cucchiaio di acqua fredda. Servirà, infatti, a far fissare il thè. Quindi si riempiono le tazze.

Le piccole foglie leggere del thè rimangono sospese come una nuvola nel cielo azzurro e sereno. Sotto la dinastia successiva, i Sung, lanciarono la moda di frullare il thè da offrire ai visitatori. Dunque, l’uso del sale fu abbandonato.

Abbiamo visto, dunque, come preparare un thè cinese perfetto con un ingrediente insolito nell’acqua bollente.

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