Telecom Italia registra la peggiore performance tra le Blue Chip con un ribasso che non si vedeva dal novembre 2023. Eppure nonostante l’evidente debolezza del titolo non ancora tutto è perduto per chi spera nel rialzo del titolo. Una serie di news e i dati di Vodafone, infatti, hanno influito negativamente sull’andamento dell’ex monopolista.
Le news che potrebbero avere penalizzato le azioni di Telecom Italia
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Telecom Italia rimane al centro dell’attenzione finanziaria, con l’Antitrust europeo che avrebbe negato a KKR la possibilità di evitare la pre-notifica nel processo di autorizzazione per NetCo. L’autorizzazione procede secondo le attese, con KKR attualmente impegnato nel rispondere alle domande dell’autorità. Gli analisti ritengono che il processo possa concludersi entro l’estate o, secondo alcune prospettive, a fine maggio/inizio giugno. La valutazione dell’autorità europea si concentrerà sul ruolo del governo in NetCo e sul contratto tra NetCo e ServCo. Alcune ipotesi indicano nuovi incontri tra il governo italiano e Vivendi per evitare un confronto assembleare, ma al momento non si sono verificati passi concreti in tal senso.
I dati di Vodafone non aiutano il settore telecomunicazioni
Nel terzo trimestre del 2023, Vodafone in Italia ha registrato una diminuzione dell’1,3% nei ricavi da servizi, simile al trimestre precedente. Ci sono stati cali di 257mila clienti nel settore mobile e di 24mila nella linea fissa, mantenendo livelli simili ai trimestri precedenti. Nonostante ciò, si è notata una robusta crescita dei ricavi da servizi business, con un aumento del 7,5%, attribuibile a contratti nella pubblica amministrazione, una crescita dei clienti FWA e una competizione sostenuta nel mercato mobile.
Telecom Italia registra la peggiore performance tra le Blue Chip: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Telecom Italia (MIL:TIT) ha chiuso la seduta del 5 febbraio a quota 0,2721 €, in ribasso del 4,26% rispetto alla seduta precedente.
A livello settimanale tutto è fermo alla settimana del 18 dicembre 2023. Come si vede dal grafico, infatti, tutte le settimane successive sono state di inside. A questo punto solo la rottura in chiusura settimanale del massimo o del minimo di questa barra potrebbe dare direzionalità alle quotazioni.
I livelli da monitorare, quindi, sono 0,3085 € e 0,2695 €.
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