Dopo la pubblicazione dei dati , Telecom Italia festeggia i conti del 2023 con un forte rialzo dei prezzi e devi volumi. Eppure il quadro sul titolo non si è chiarito. Rimangono, infatti, molte incertezze e le quotazioni non hanno ancora deciso se muoversi al rialzo o al ribasso.
In conti del 2023 per la società di telefonia
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Telecom Italia ha chiuso il 2023 con un aumento dei ricavi del 3,1% a 16,3 miliardi di euro, con una crescita evidente dei ricavi da servizi in Italia. L’Ebitda del gruppo è cresciuto del 5,7% a 6,4 miliardi di euro, confermando un trend positivo per il secondo anno consecutivo e in linea con le previsioni.
Nel quarto trimestre, i ricavi complessivi del gruppo sono cresciuti dell’1,9% a 4,3 miliardi di euro, con un aumento dei ricavi da servizi a 4 miliardi di euro (+3%), trainati dalla performance in Brasile e dal mercato domestico italiano che torna a crescere dopo 22 trimestri. L’Ebitda nel quarto trimestre è aumentato del 6,8% a 1,6 miliardi di euro, con una crescita sia nella Business Unit Domestic per il terzo trimestre consecutivo (+5,5%) sia in Tim Brasil (+9,5%).
L’Indebitamento Finanziario Netto di Telecom Italia è aumentato a 25.656 milioni di euro al 31 dicembre 2023, mentre l’Indebitamento Finanziario Netto rettificato – After Lease è salito a 20.349 milioni di euro. L’Ebitda organico, al netto della componente non ricorrente, è stato di 6,4 miliardi di euro, mentre l’Ebitda del gruppo per l’intero anno 2023 è stato di 5,710 miliardi di euro (+6,8% in termini reported, +5,7% in termini organici). Gli eventi non ricorrenti includono costi per il personale e oneri connessi principalmente a contenziosi e sanzioni regolatorie.
Telecom Italia festeggia i conti del 2023 con un forte rialzo dei prezzi e dei volumi: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Telecom Italia (MIL:TIT) ha chiuso la seduta del 14 febbraio a quota 0,2750 €, in rialzo dell’1,93% rispetto alla seduta precedente.
Più che il risultato finale è interessante analizzare quanto accaduto nel corso della seduta. Le quotazioni, infatti, sono arrivate a guadagnare circa il 6% prima di chiudere con un rialzo di circa il 2%. Per chi vuole vedere il bicchiere mezzo pieno si potrebbe dire che comunque le quotazioni si sono lasciate alle spalle il supporto in area 0,2685 €. Viceversa, si potrebbe notare che la resistenza in area 0,2855 € ha tenuto alle pressioni rialzista.
In definitiva, quindi, la situazione è ancora molto incerta e solo la rottura di uno dei due livelli indicati potrebbe dare direzionalità alle quotazioni.
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