L’ultima settimana di contrattazioni ha visto due azioni, Telecom Italia e Amplifon aprire e chiudere la classifica dei migliori del Ftse Mib. Cerchiamo, quindi, di capire quale potrebbe essere lo scenario più probabile per questi due titoli azionari. Inoltre, riporteremo anche le raccomandazioni degli analisti per Telecom Italia e Amplifon.
Telecom Italia potrebbe avere subito ritrovato la strada del rialzo: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo Telecom Italia (MIL:TIT) ha chiuso la seduta del 22 settembre a quota 0,3248 €, in rialzo dell’1,69% rispetto alla seduta precedente.
Il rialzo e la tendenza in corso sul titolo saldamente rialzista in accordo allo scenario mostrato in figura dalla linea continua. Dopo qualche incertezza, le ultime sedute hanno mostrato che a continuazione del rialzo è in molto probabile. Le quotazioni, infatti, hanno confermato la rottura dell’ostacolo in area 0,3193 €. Poiché questo livello già in passato aveva frenato la corsa dei rialzisti, la sua rottura potrebbe avere un forte impatto positivo sul titolo.
A questo punto solo una chiusura giornaliera inferiore a 0,3193 € dovrebbe indurre alla prudenza. Per una vera e propria inversione di tendenza, invece, il supporto chiave da monitorare passa per area 0,2904 €.
Per gli analisti il rating medio è Neutro e si rispecchia anche nel prezzo obiettivo medio a un anno che è praticamente in linea con le attuali quotazioni esprimendo una sottovalutazione di solo il 5%.
Brutta botta per Amplifon che potrebbe accelerare al ribasso: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Amplifon (MIL:AMP) ha chiuso la seduta del 22 settembre a quota 29,14 €, in ribasso del 4,27% rispetto alla seduta precedente.
Brutta botta alle velleità dei rialzisti che in una sola seduta vedono annientati gli sforzi delle ultime tre sedute. Le quotazioni, quindi, si stanno portando su un livello critico (area 28,83 €) al di sotto del quale la proiezione ribassista (linea tratteggiata) potrebbe prendere il sopravvento. Da notare che questo livello in area 28 € già in passato aveva frenato la discesa dei prezzi.
Per gli analisti il rating medio è Compra e il prezzo obiettivo medio a un anno esprime una sottovalutazione di oltre il 15%.
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