È della notte scorsa l’approvazione del Decreto Ristori Quater che ha stanziato altri otto miliardi di euro a beneficio dei lavoratori e delle imprese più colpite dalla crisi.
La misura in questione prevede non solo aiuti monetari veri e propri, ma anche importanti novità in termini di scadenze fiscali. Nello specifico, si tratta di tasse rinviate per queste categorie di lavoratori, e non è da escludere l’esonero totale per il 2021. Vediamo di quali si tratta e, soprattutto, a beneficio di chi.
Le proroghe al 10 dicembre
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Innanzitutto, vanno menzionati i rinvii di alcune scadenze. Tra queste, la proroga dal 30 novembre al 10 dicembre degli acconti IRAP, IRES e IRPEF. La proroga vale per tutti coloro i quali esercitano attività d’impresa, arte o professione.
Il rinvio mira, infatti, a concedere a Partite IVA e imprese più tempo per poter effettuare un ricalcolo delle perdite subite nei primi 180 giorni del 2020. E, in tal modo, consentire agli interessati di capire se rientrano, o meno, nella proroga temporalmente più lunga, ossia quella posta ad aprile 2021.
Infatti, i rinvii vanno al 30 aprile 2021, per le realtà con le seguenti condizioni;
a) fatturati inferiori ai 50 milioni di euro (con riferimento al 2019).
b) perdite di fatturato pari almeno al 33% rispetto al fatturato del primo semestre 2019, e subite nel corso del primo semestre 2020.
Infine, il rinvio ad aprile spetterà (indipendentemente dal calo del fatturato) anche ai ristoranti delle aree arancioni e rosse. Come pure andrà a favore di tutte quelle attività chiuse nelle zone rosse e indicate nelle liste ATECO per l’accesso al ristoro del fondo perduto.
In merito al possibile esonero delle tasse
Ma la vera novità è piuttosto un’altra, a stare quanto si legge nel D. L. Ristori quater. Per chi ha registrato una “significativa perdita di fatturato può essere previsto l’esonero totale o parziale dalla ripresa dei versamenti fiscali e contributivi”.
Ancora, si istituisce “un fondo per realizzare nel 2021 la perequazione delle misure fiscali e di ristoro concesse. Da destinare a soggetti che abbiano beneficiato di sospensione fiscale e contributiva”.
Quest’ultimo passaggio è quanto contenuto in un successivo comunicato del CdM. Ora bisognerà attendere un prossimo DPCM per capire quali saranno, e come funzioneranno, i criteri in base ai quali poter accedere a questo fondo.
Ecco perché affermiamo che si tratta di tasse rinviate per queste categorie di lavoratori, e non è da escludere l’esonero totale per il 2021.
Gli altri interventi previsti
La nuova deadline del 10 dicembre varrà anche per la comunicazione (telematica) delle dichiarazione dei redditi e dell’IRAP. Tale rinvio vale per tutte le fasce di contribuenti di qualunque zona d’Italia, e quindi a prescindere dai colori delle Regioni.
Ancora, è prevista la maxi-moratoria fiscale 2020 (il rinvio è al primo marzo 2021) a vantaggio delle attività e delle imprese chi è in difficoltà. In quest’articolo illustriamo i dettagli del rinvio in questione.
Infine, il Decreto prevede aiuti economici del tipo “una tantum”. Essi andranno a favore dei lavoratori stagionali occupati nel settore del turismo e delle società e associazioni sportive.