Tasse e bolli mangiano i soldi sul conto ma ecco come trasformare 5.000 euro in 1 milione

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Chi non vorrebbe avere 1 milione di euro in banca? Negli anni ‘40 spopolava una canzone in cui si desiderava avere 1.000 lire al mese. Molti oggi si accontenterebbero di avere 1.500 euro al mese e di poter contare su di un assegno pensionistico decente. Ma sarà così? Il rischio è di lavorare per 30 anni e di ritrovarsi una pensione che non permetta di vivere bene. E allora l’unica alternativa è crearsi un risparmio che possa permettere di integrare la pensione.

Tasse e bolli mangiano i soldi sul conto ma ecco come trasformare 5.000 euro in 1 milione

Andare in pensione con 1 milione di euro in banca non è un sogno impossibile per chi lavora. Per accumulare del capitale occorrono tre condizioni: lo strumento adatto, il tempo e un minimo di risparmio mensile. Lasciare i soldi sul conto corrente, fossero anche delle piccole cifre, è un errore doppio. Il primo errore è pensare che piccole cifre non possano trasformarsi in grandi capitali. Il secondo errore è che i soldi sul conto corrente vengono mangiati dalle tasse governative, dalle commissioni bancarie e dall’inflazione. Ci sono diversi modi per evitare che ciò accada. Ne parliamo nell’articolo: “Oltre a bollette, IMU e canone Rai da gennaio scatterà anche questa tassa che però si può evitare”.

In questo articolo, nelle righe successive, riveleremo come sia possibile accumulare una grande capitale nel tempo partendo da una piccola cifra. Tutti sappiano che tasse e bolli mangiano i soldi sul conto ma ecco come trasformare 5.000 euro in 1 milione.

L’interesse composto è una leva formidabile per moltiplicare il denaro investito. Se si individua lo strumento di investimento adatto l’interesse composto può trasformare 5.000 euro in 1 milione in 30 anni. Il calcolo dell’interesse composto con versamento di rate mensili ci rivela qualcosa di straordinario. Chi investisse 450 euro al mese con un rendimento del 10%, in 30 anni potrebbe accumulare 1 milione di euro. La cifra non è irrilevante ma il ragionamento con cambia anche con importi inferiori. Chi investisse 200 euro al mese potrebbero ottenere 450.000 euro in 30 anni.

Uno strumento che ha reso il 10% all’anno negli ultimi 10 anni

Adesso occorre trovare uno strumento che renda il 10% all’anno. Solamente il mercato azionario può offrire questi rendimenti. Gli ETF, Exchange Traded Fund, sono strumenti d’investimento eccezionali per massimizzare il risparmio. Un qualunque risparmiatore può acquistare facilmente gli ETF in Borsa partendo anche da piccolissime cifre. Alcuni ETF negli ultimi 10 anni hanno avuto un rendimento medio del 10% l’anno come l’SPDR S&P 500. Questo ETF è quotato sulla Borsa italiana (Isin: IE00B6YX5C33) e nell’ultimo anno ha guadagnato oltre il 38%. Non c’è garanzia che nei prossimi 30 anni l’SPDR S&P 500 possa rendere il 10% all’anno. Tuttavia la storia ci suggerisce che potrebbe essere molto probabile.

Bolli, commissioni e inflazione erodono inesorabilmente i soldi giacenti sul conto corrente. Chi ha almeno 15.000 euro sul conto quale strategia può adottare per il 2022? I nostri analisti lo rivelano in questo articolo: “Come non pagare questi 3 costi sul conto corrente con una somma da 15.000 a 50.000 euro”.

Approfondimento

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